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Islamizzazione e integrazione al contrario, la sfilata di burqini a Marina di Carrara
Oggi 09-08-25, 13:35
Ecco l'ultima passerella della vergogna, per usare un epiteto gentile. Non si può che non definire così la sfilata di burqini (il costume integrale per le donne musulmane) andata in scena durante un festival dell'accoglienza a Marina di Carrara. «Accogliere, proteggere, promuovere, integrare e formare», questo lo scopo della «festa in piazza» promossa in collaborazione dai comuni di Carrara e Montignoso. Comuni, neanche a dirlo, a trazione rossa. Alla faccia dell'integrazione e della protezione, potremmo dire. «Il burqini - lo ha spiegato bene il vice segretario Lega, Silvia Sardone - essendo un costume da bagno femminile che copre interamente il corpo, rappresenta, al pari dei veli islamici integrali, un simbolo di non libertà per le donne». Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Silvia Sardone (@silviasardone) E allora non si parla più di integrazione, ma di pericoloso incoraggiamento alla sopraffazione maschile nei confronti delle donne. Segno distintivo della cultura islamica, che con la scusa della religione vorrebbe imporre un modo di vivere in netto contrasto con le leggi vigenti in Occidente. Con donne emarginate, schiave della poligamia e di matrimoni combinati. Autorizzate a togliersi burqa e burqini solamente di fronte a un marito che troppo spesso non hanno potuto nemmeno scegliere. «Mi chiedo se sia giusto - ha aggiunto Sardone - pubblicizzare veli o burqini in eventi pubblici. Deve essere chiaro a tutti che il velo islamico non va valorizzato positivamente come simbolo della cultura islamica. Non è così che si favorisce l'integrazione, danneggiando invece la lotta di tante donne che vogliono liberarsene, senza dimenticare le numerosissime storie di ragazze che, purtroppo, hanno perso la vita o hanno rischiato di perderla per aver osato vivere all'occidentale». Ma si sa, questo è uno dei tanti paradossi della sinistra italiana, impegnata a riempirsi la bocca con parole come «pace» e «libertà». Insomma, le loro «sono solo canzonette» e per garantirsi una poltrona andrebbe bene anche inginocchiarsi alla deriva islamica e magari ritrovarsi a fare il bagno vestiti, col volto coperto, neanche fosse inverno.
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