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Je l'avemo fatta! Più poteri e autonomia a Roma Capitale
Ieri 31-07-25, 07:24
Ieri è stata una giornata a suo modo storica, e non solo per Roma, ma per tutta l'Italia. L'approvazione da parte del Cdm del ddl costituzionale «Roma Capitale» ha infatti segnato un passo d'inequivocabile importanza per l'intero Paese; perché, per citare le parole dette dalla premier Giorgia Meloni «Roma non è una città come le altre». Anche se fino a ieri, in qualche modo, per molti versi era stata trattata come tale, a differenza delle altre capitali europee, tutte in qualche modo assegnatarie di uno status ordinamentale e amministrativo speciale. Con l'iter avviato ieri, anche la Città Eterna torna al centro del villaggio, forte della possibilità di legiferare autonomamente su diverse materie specifiche, da stabilire direttamente in Costituzione, cruciali per Roma e, di riflesso, per tutta la Penisola. Turismo, beni culturali, artigianato, trasporto pubblico, urbanistica e polizia locale sono alcuni degli ambiti sui quali il nuovo ordinamento andrà ad incidere, attribuendo alla città, come si legge nel ddl, «poteri e risorse necessarie a dotarla di un modello di governance adeguato alla sua realtà demografica, economica e storica». Riconoscendole così la natura di «ente autonomo», con «un proprio statuto, poteri e funzioni». Una legge, insomma, che mira a rispecchiare tutte le peculiarità della Capitale, a partire da quelle demografico-territoriali: Roma è il comune più vasto d'Italia, la sua popolazione è equivalente a quella di Milan, Torino e Genova insieme e l'estensione delle sue strade eguaglia la somma di quelle delle sei città italiane più grandi. Non a caso, la nuova legge è apparsa così necessaria, che ha ottenuto un consenso politico amplissimo, segno chele basi sulle quali è stata costruita sono praticamente inattaccabili. Consenso che, come sperano dal governo, consentirà all'iter di procedere spedito nei prossimi passaggi parlamentari, evitando sperabilmente un referendum. «Il Governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma Capitale tra gli Enti costitutivi della Repubblica e attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani - ha detto ieri Meloni in un video postato sui social - Grazie a questa riforma, frutto di un lavoro condiviso con la Regione Lazio e il Campidoglio, potremo finalmente restituire a Roma il valore che merita e che la storia le riconosce». «La Capitale d'Italia è Roma. E Roma non è una città come le altre - ha proseguito la premier. È la Città Eterna, è la Capitale del cristianesimo e del Mediterraneo. Ma è anche il Comune più popoloso e più esteso della Nazione, con la maggiore concentrazione di beni storici e culturali al mondo, ospita il Vaticano, gli Organi costituzionali, numerose Organizzazioni internazionali. Investire su Roma significa investire sul futuro della Nazione». Soddisfatto anche il vicepremier Antonio Tajani: «Il ddl per Roma Capitale è il compimento di una storica battaglia del Presidente Berlusconi, di tutta Forza Italia ed anche mia personale, che rivendico con orgoglio. Finalmente si riconosce a Roma il ruolo che le spetta. Roma è la città simbolo non solo dell'Italia, ma della storia d'Europa e d'Occidente». Positiva, infine, l'accoglienza della Lega: «È una grandissima notizia perla nostra città- ha dichiarato Davide Bordoni, segretario legista nel Lazio - Non c'è alcun dubbio sul fatto che grazie a questo ennesimo intervento, Roma possa essere davvero caput mundi con pieni poteri. Grazie al Governo, al vicepremier Salvini e al ministro Calderoli per il lavoro».
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