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Jet russi sul Baltico. È allarme. Decollano due caccia tedeschi
Ieri 21-09-25, 21:17
Caccia tedeschi all'inseguimento di un jet russo che aveva spento il trasponder. Sul Mar Baltico oggi è scattato l'allarme rosso. Non appena l'aereo da ricognizione Il-20M del Cremlino è uscito dai confini ne è stata richiesta l'identificazione via radio. Visto che aveva spento il dispositivo elettronico che trasmette automaticamente il segnale. Due Eurofighter sono così stati fatti decollare dalla base di Rostock-Laage, in Germania, per intercettare il jet di Mosca che ha ignorato le richieste di contatto, mentre l'Estonia ha dichiarato che avrebbe convocato una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo che il suo spazio aereo era stato violato. L'allerta è scattato in un momento in cui le tensioni tra Nato e Russia sono aumentate drasticamente dopo una serie di azioni che i governi europei hanno definito “deliberate e provocatorie” da parte del Cremlino. Venerdì, tre caccia MiG-31 russi hanno violato lo spazio aereo estone nel Golfo di Finlandia. Mosca ha però negato tutto. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva detto di “non gradire” le incursioni aeree russe, ma aveva aggiunto di non essere stato informato al riguardo. L'Estonia ha condannato il comportamento “sfacciato” del Cremlino. Il ministro degli Esteri Margus Tsahkna, ha affermato che la violazione è “parte di un più ampio schema di escalation da parte della Russia, sia a livello regionale che globale”. Tra le violazioni rientrano anche quelle dello spazio aereo polacco e rumeno avvenute nei giorni scorsi. “Questo comportamento richiede una risposta internazionale”, ha affermato Tsahkna. Tallinn, convinta sostenitrice dell'Ucraina nel conflitto che la vede opposta da tre anni alla Russia, ha richiesto consultazioni ai sensi dell'articolo 4 del trattato istitutivo dell'Alleanza Atlantica che consente ai membri di incontrarsi e confrontarsi in caso di minaccia alla sicurezza. La scorsa settimana, il ministro degli Esteri polacco Radek Sikorski ha affermato che Mosca stava testando le reazioni della Nato con misure ostili “che vanno aumentando” senza arrivare a un conflitto su vasta scala. Le dichiarazioni durante una conferenza sulla sicurezza a Kiev sono arrivate dopo l'atterraggio di 19 droni russi sul territorio polacco. Secondo Bloomberg , che cita fonti del Cremlino, il presidente russo Vladimir Putin ha concluso che è improbabile che gli Usa facciano molto per rafforzare le difese dell'Ucraina dopo il vertice del 15 agosto in Alaska con Donald Trump. Secondo alcune indiscrezioni, Washington starebbe pianificando di ridurre l'assistenza alla sicurezza per Lettonia, Lituania ed Estonia, che confinano con la Russia. Il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, ha sottolineato come “le azioni russe mirano a distogliere l'attenzione dell'Occidente dall'Ucraina” per “farci concentrare sui nostri interessi”. E in questo modo “ridurre gli aiuti militari esterni per Kiev” Chiarissimo il post su Facebook del presidente lettone Edgars Rinkėvičs: “Esiste il rischio di un "grave conflitto se la Russia continuerà a provocare la Nato. I governi europei non vogliono una guerra più ampia, ma non hanno altra scelta che rispondere”. “La Russia sta facendo il minimo indispensabile per far sembrare che non stia esagerando – ha quindi aggiunto - Conoscendo sia la logica di pensiero russa, sia la frequente incompetenza a vari livelli, un conflitto potrebbe verificarsi. La responsabilità ricadrà sul Cremlino”. Il presidente ceco Petr Pavel ha invitato la Nato a rispondere con decisione all'aggressione di Mosca e a rimanere unita. “Purtroppo, siamo sull'orlo di una guerra, ma cedere al male è semplicemente impossibile”, ha sottolineato. Nel frattempo la Russia ha accusato il Regno Unito di essere uno dei leader di quello che ha definito un “campo favorevole” al conflitto. Secondo il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, i tentativi occidentali di fare pressione sulla Russia non avrebbero funzionato né avrebbero contribuito agli sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina. Venerdì scorso Volodymyr Zelensky ha ribadito di essere pronto a colloqui con Putin oppure ad incontrarlo insieme a Trump per arrivare ad una “pace giusta e duratura”. La Russia afferma che ciò potrà avvenire solo quando saranno affrontate le cause profonde della guerra.
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