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La festa di Jovanotti fa il giro del mondo: così salpa L'Arca di Lorè
Oggi 17-11-25, 12:21
Jovanotti è scatenato. Nel rinato Teatro della Cometa annuncia «L'Arca di Lorè», il progetto live che lo vedrà in giro per il mondo da febbraio a settembre 2026, e il Jova Summer Party, la relativa tranche estiva che prevede 7 concerti nel sud d'Italia che si concluderanno il 12 settembre con il gran finale del Jova al Massimo al Circo Massimo di Roma. «Coinvolgerò più gente possibile fino a settembre quando compirò 60 anni». La tournée partirà da Brisbane e Adelaide (Australia) per approdare a Kinshasa (Congo), Pula (Croazia), Monaco (Tool Wood Festival in Germania) Vienna (Butterfly Dance in Austria), Barcellona (Cruilla Festival in Spagna), Montreux (Jazz Festival in Svizzera) e Vaduz (Vaduzsoundz in Liechtenstein). «Avevo bisogno di questa idea dell'arca non tanto per scegliere cosa salvare di questi miei 60 anni - ha spiegato Jovanotti - ma per decidere cosa portare nel futuro di me e di quelli che ci saliranno. Abbiamo tutti una sensazione di catastrofe imminente. Ma ho deciso di reagire con speranza e gioia. Come so fare io». Le tappe estive de L'Arca di Loré – Jova Summer Party saranno il 7 agosto a Olbia (Arena Sound Park), 12 agosto Montesilvano (Music Arena), 17 agosto Barletta (Music Arena), 22 agosto Catanzaro (Calabria Music Arena), 29 agosto Palermo (Ippodromo La Favorita), 5 settembre Napoli (Ippodromo Dagnano) e 12 settembre Roma (Circo Massimo). «Ma non festeggeremo il mio compleanno - precisa - festeggeremo il pubblico e la città. Roma mi ha sempre dato tanto». E proprio la Capitale oggi lo fa pensare alle persone care che non ci sono più: «Le sedie vuote mi fanno commuovere. Penso a mia mamma e a mio fratello. Per loro quella festa sarebbe stata una bella botta di vita». Lorenzo Cherubini spiega che non si tratterà della terza parte del Jova Beach Party perché non ha intenzione di rinfocolare le falsità che hanno accompagnato ingiustamente quell'esperienza live sulle spiagge: «Perché rientrare in un ambito polemico, negativo e violento? - si chiede - All'epoca c'erano molti attacchi pretestuosi. Abbiamo ricevuto 16 denunce ma nessuna è andata oltre il primo esame perché non c'era niente di concreto. Molti hanno usato il Jova Beach Party per farsi pubblicità. Non voglio contribuire al clima polemico». Così è nata l'idea: «Mi sono detto, a proposito di rigenerare, andiamo a cercare luoghi al sud d'Italia dove la musica non c'è mai stata. Così abbiamo abbandonato le spiagge per valorizzare l'entroterra e i luoghi periferici, dimenticati dai grandi circuiti. Porteremo la festa proprio dove non te l'aspetti». E sarà un grande party che inizierà il pomeriggio e proseguirà fino a tarda sera. In questo viaggio eco-sostenibile Jovanotti si sposterà con la bicicletta. Il «Jovagiro» sarà la versione contemporanea del Cantagiro degli Anni '60 che portava la musica nelle piazze italiane. L'invito è a «chiunque vorrà unirsi a questa carovana, ciclisti improvvisati, ex professionisti, atleti e cantanti. L'idea del Cantagiro mi ha sempre affascinato - ha confessato Jovanotti - Faremo chilometri di festa quotidiana, andremo in bici da un posto all'altro ma ci fermeremo perché dovremo percorrere anche 500 chilometri. Li faremo in tre giorni, ci fermeremo nei paesi, magari ci ospiteranno a mangiare e faremo un po' di musica. Sarà un bellissimo racconto. La bici è una mia passione, è stata parte importante del mio recupero. E c'è anche la volontà di stimolare le amministrazioni a investire nelle ciclovie». Altra data da segnare sul calendario è giovedì 20 novembre quando uscirà «Niuiorcherubini», il nuovo album di Jovanotti registrato in pochi giorni di jam session a New York. Le canzoni funk sono state registrate in presa diretta su nastro analogico senza sovraincisioni o correzioni, con grandi musicisti contattati anche attraverso i social. E non poteva mancare un riferimento al prossimo Sanremo. Anche se solo per chiudere le porte a un ipotetico ritorno all'Ariston. «Ogni volta che vado a Sanremo me la godo ma quest'anno non ci sarò». L'artista esclude anche un futuro nel ruolo di direttore artistico o presentatore. «Non è tra i miei obiettivi e non so se sia alla mia portata». Spazio anche per una battuta su Fiorello, legando un suo ipotetico ritorno al Festival a una sola condizione. «Se un giorno Fiorello torna a Sanremo e mi vuole ci vado», ha affermato aggiungendo con una risata: «Ma lo dico solo perché lui ha già detto che non tornerà».
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