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La guerra delle narrazioni contrapposte sui social. I numeri
Ieri 14-06-25, 12:08
Quella in corso tra Israele e Iran è una guerra che si combatte sul campo con missili e droni, ma che online, sui social media in particolare, provando a imporre ai follower e agli utenti una propria narrazione del conflitto, delle cause e delle perdite subire dagli avversari. Il report Instant Mood di Domenico Giordano per Arcadia prova a raccontare questa contrapposizione asimmetrica con alcuni dati degli account X di Netanyahu e Khamenei e quelli delle forze militari. Il dato del coinvolgimento, in particolare se letto in modo comparato rispetto ai tre giorni precedenti al monitoraggio dal 12 al 14 giugno, evidenzia una crescita dell'attenzione e partecipazione da parte dei follower per entrambi gli account. Il coinvolgimento dell'account di Khamenei, in questa fase, a prescindere dall'ampiezza del fandom (1.484.543 follower) che è la metà di quello di Netanyahu (3.292.192), sta registrando una capacità di polarizzazione maggiore. Un dato che può essere motivato da ragioni diverse e tra queste c'è il diffuso sentimento anti-sionista dell'area che si è polarizzato a causa dell'attacco militare israeliano nei confronti degli obiettivi militari iraniani. Anche il dato degli incrementi assoluti di nuovi follower degli account X di Netanyahu e Khamenei, può essere interpretato con la medesima cornice contestuale precedente, ovvero una conseguenza di quello che definiamo l'effetto «rally around the flag» che ha consentito inevitabilmente all'account del presidente iraniano di calamitare il sentimento anti-sionista. A conferma di questo atteggiamento che si manifesta sui social media come conseguenza di una polarizzazione troviamo un ulteriore dato: quello delle reaction complessive incassate a fronte dei post pubblicati. Netanyahu ha incassato con 8 post 310.491 interazioni, di cui 32.302 commenti e 237.730 like Khamenei ha incassato con 21 post 669.090 interazioni, di cui 38.298 commenti e 550.735 like. Questa è una guerra che si combatte sul campo ma non di meno sui social media, per cercare di imporre ai follower e agli utenti la propria narrazione digitale, rispetto a quella diffusa dall'avversario. In queste ore, gli account ufficiali delle forze militari dei due stati si stanno fronteggiando anche sul terreno virtuale, consapevoli che influenzare l'opinione pubblica online è una arma asimmetrica non meno efficace dei missili e dei droni. A conferma di questo atteggiamento che si manifesta sui social media come conseguenza di una polarizzazione troviamo un ulteriore dato: quello delle reaction complessive incassate a fronte dei post pubblicati. Mossad Commentary ha incassato con 263 post 1.427.701 interazioni, di cui 32.357 commenti e 1.248.667 like. Iran Militay ha incassato con 67 post 3.394.779 interazioni, di cui 135.560 commenti e 3.330.867 like. La nuvola delle emoji: troviamo tra le prime le due bandiere Iran e Israele, il lampeggiante e le mani congiunte.
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