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La previsione sull'estate 2025 di Giuliacci: “Super rovente. Ma ecco due novità positive”
Ieri 15-05-25, 22:15
Che tempo farà nell'estate 2025? Sarà il caldo a dominare un'altra volta? A fornire le previsioni del tempo e un focus meteo sulla stagione estiva è il colonnello Mario Giuliacci in un video pubblicato sul proprio canale Youtube: “Se dovessimo guardare le statistiche degli ultimi trent'anni potremmo dire che vi sono seri motivi per temere l'estate 2025, infatti a parte il 2003 che resta l'estate più calda di sempre, negli ultimi sette anni cadono la seconda, la terza, la quarta e la quinta estate più calda di sempre. E quindi la probabilità che anche il 2025 sia un'estate super rovente è più che elevata”. “Ma per fortuna – la sorpresa dell'esperto meteo - quest'anno vi sono due novità positive che potrebbero far sì che la prima parte dell'estate, o almeno giugno, sia meno rovente di quanto si possa pensare. La prima novità è che i piovosi monsoni africani sono in ritardo verso nord, nell'avanzata verso nord, di circa un grado di latitudine. Questo significa che anche questi piovosi monsoni sono in ritardo di circa 15 giorni nell'avanzata verso nord, ma siccome i piovosi venti monsonici spingono verso nord l'anticiclone africano, anche l'anticiclone africano è in ritardo di circa 15 giorni nella sua avanzata verso nord. Come dire che almeno fino a metà giugno potremmo sperare che l'anticiclone africano non invada l'Italia, se non con qualche timida fugace comparsa di uno o due giorni che non fanno storia”. Giuliacci va avanti nella sua spiegazione: “La seconda novità è che tra l'1 marzo e il 12 maggio ha piovuto abbondantemente su gran parte del centro nord, tanto che su Piemonte, Lombardia, Emilia, Romagna e Toscana addirittura la piovosità è stata circa il doppio rispetto alla media del periodo, questo farà sì che i raggi solari, nel riscaldare il suolo nei prossimi 15-30 giorni, incontrando il suolo molto umido, spenderanno gran parte del loro calore per far evaporare l'umidità dal suolo, il restante calore per riscaldare il suolo, ma non in maniera così veemente come se il suolo fosse stato secco. Questa possibilità invece purtroppo è presente per il sud, dove – conclude la sua analisi sull'estate 2025 Giuliacci - ha piovuto piuttosto poco e quindi la probabilità che il suolo si surriscaldi notevolmente è ovviamente elevata e quindi magari qui il caldo rovente già potrebbe palesarsi nella seconda metà di giugno”.
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