s

La sinistra si spacca in due e volano gli stracci su Gaza. I riformisti Pd e lo sgarbo a Schlein
Ieri 29-05-25, 20:47
Tra l'ala progressista e quella centrista delle opposizioni corrono 600 chilometri. Tanti sono quelli che separano Roma da Milano. Nella Capitale, il 7 giugno, Pd, M5s e Avs partiranno da Piazza Vittorio e proveranno a riempire Piazza San Giovanni per gridare "basta" al massacro di Gaza. Il giorno prima, al Teatro Parenti di Milano, Azione e Italia Viva terranno un'iniziativa simile, ma con una piattaforma che contiene un chiaro riferimento all'antisemitismo dilagante e una condanna esplicita ad Hamas. Quella della manifestazione di Roma è la trascrizione della mozione unitaria presentata a metà aprile da Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni: cessate il fuoco immediato a Gaza, riconoscimento dello Stato di Palestina, stop alla vendita di armi a Israele e revisione dell'accordo commerciale tra Unione Europea e Tel Aviv, tra le altre richieste. Nel mezzo, i riformisti del Pd — ma non solo loro — che si sottoporranno a un tour de force per non far mancare la propria presenza a entrambe le manifestazioni. Tra questi, i parlamentari Simona Malpezzi, Marianna Madia, Lorenzo Guerini, Lia Quartapelle, Filippo Sensi, Graziano Delrio, Piero Fassino, Valeria Valente, Walter Verini, Sandra Zampa, Alfredo Bazoli e Virginio Merola. Ma anche gli europarlamentari Pina Picierno, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini e Pierfrancesco Maran. Piero Fassino fa sapere che sarà in piazza, purché si tratti di una manifestazione in cui, assieme a Netanyahu, vengano condannati anche i crimini commessi da Hamas. Un modo per cercare di tenere insieme le due anime delle opposizioni, fanno sapere fonti riformiste del Pd. Nessuna polemica, insomma, anche per non creare ulteriori difficoltà in vista delle regionali d'autunno. Il "tridente" Pd-M5s-Avs, intanto, prosegue nell'organizzazione e respinge le accuse, più o meno esplicite, di antisemitismo che arrivano da destra. "È da irresponsabili affermare, come ha fatto ieri in Aula il leader dei 5 Stelle Conte, che la responsabilità della morte dei due giovani israeliani funzionari d'ambasciata a Washington sia da imputare a Netanyahu. Così si giustifica il ritorno dell'antisemitismo", dice Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati. Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa, sceglie nettamente Milano, spiegando che dalla manifestazione di Roma si attendeva una più netta condanna dei crimini di Hamas e "una sensibilizzazione circa il montante antisemitismo in Europa e non solo, già da prima del 7 ottobre". Diversa la linea del partito, illustrata dallo stesso Della Vedova: "Come +Europa, con la nostra storia, non abbiamo problemi a partecipare a entrambe, perché non abbiamo nulla da dimostrare a nessuno e lo facciamo in nome dell'unità delle opposizioni". Gli organizzatori della manifestazione fanno muro e respingono riferimenti e accuse esplicite. "Che qualcuno ci accusi di essere ambigui sul tema dell'antisemitismo, francamente lo trovo incredibile e insultante. Vedo che lo fa la destra: lascerei questo lavoro sporco a loro", dice Nicola Fratoianni. A chiedere alle opposizioni uno sforzo di unità sulla manifestazione è ancora Riccardo Magi: "Credo sia un errore dividersi con due manifestazioni separate, soprattutto perché avevamo appena finito di dire che uniti si vince, come a Genova o Ravenna, e invece ci si è divisi subito su una questione come la condanna di ciò che avviene a Gaza, la richiesta che Netanyahu si fermi, che ci sia l'accesso agli aiuti umanitari, la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli ostaggi, il sostegno agli israeliani che si oppongono a Netanyahu e ai palestinesi che si ribellano ad Hamas a costo della vita". Sullo sfondo delle due manifestazioni restano infatti i "nodi" riguardanti la costruzione di un'alleanza larga che preveda anche una "gamba" moderata. Un'esigenza avvertita da più parti, anche nel Pd, e di cui ha parlato più volte un esponente vicino alla segretaria, come Andrea Orlando. L'idea di Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli sembra, al momento, quella di partire da questo schema a tre, lasciando però la porta aperta ad alleanze più ampie da definire di volta in volta sui territori.
CONTINUA A LEGGERE
7
0
0
Guarda anche
Il Tempo
17:35
Il mercato immobiliare logistico in crescita in tutta Europa
Il Tempo
17:34
Consumatori e imprese, la fiducia è in ripresa
Il Tempo
17:31
Tg Economia - 30/5/2025
Il Tempo
17:06