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La villetta di nonna Poggi fra lo strano furto e quelle luci accese
Oggi 04-05-25, 09:52
Il delitto di Garlasco e la villetta dei misteri. Non c'è solo la scena del crimine nella nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi, in cui è indagato Andrea Sempio, ma anche le ombre su quella casa disabitata dove, stranamente, le luci si accendono la sera prima dell'assassinio e, due mesi dopo il delitto, avviene un insolito furto. Quella villetta di Gropello Cairoli è la casa della nonna materna di Chiara. E le circostanze che alimentano un giallo nel giallo non sono mai state chiarite. Eppure quella pista era emersa subito dopo il delitto del 13 agosto 2007, ma i verbali sono finiti sotto la mole del castello accusatorio costruito contro Alberto Stasi. Non sono stati considerati nemmeno quando, il 6 ottobre 2007, qualcuno mette in atto un furto, mentre alloggiavano momentaneamente i Poggi a seguito del sequestro della scena del crimine. La pista della casa disabitata è agli atti tra il 21 e il 23 agosto, nelle sit di Pier Luigi Mazzini, Vincenzo Gazzaniga e Massimiliano Ferrari, residenti a via Sassi di Gropello Cairoli, al cui civico 101 si trova l'abitazione di Mariuccia Galli, mamma di Rita Preda. Da tempo nella casa non viveva nessuno, perché l'anziana era in una Rsa. E con la famiglia Poggi in vacanza, le chiavi erano rimaste a Chiara. Tuttavia, la sera prima dell'omicidio c'era qualcuno lì dentro. È Gazzaniga a riferire con certezza ai carabinieri che, rientrando da una serata passata a irrigare i campi, «notavo che proveniva della luce dalle stanze poste al piano superiore della villetta e che davanti alla cancellata vi era posteggiata un'autovettura». L'anziano non sa indicare il modello della macchina, ma fissa la circostanza intorno alle 22.10-22.15. Circostanza confermata da Mazzini che, sebbene non ricordasse con precisione se fosse l'11 o il 12 agosto, aggiungeva che l'auto, parcheggiata dalle 21.30 alle 2, era di piccole dimensioni e di colore chiaro. Non aveva comunque riconosciuto il modello. Delle luci accese la sera del 12 ne parla anche Ferrari, il quale le ha viste filtrare dalla tapparella della finestra laterale abbassata. Chi c'era dunque nella casa disabitata di Chiara e di chi poteva essere l'auto? In quel momento, nessuno delle persone frequentate dai Poggi aveva una macchina con caratteristiche simili, se non presumibilmente la Daewoo Lanos bianca dei Sempio, che però compare per la prima volta nel verbale del 4 ottobre 2008, quello in cui Andrea consegna lo scontrino come alibi. E che non ci fosse Chiara dalla nonna è agli atti: si trovava nella villetta di Garlasco con Stasi. Dove, intorno alle 21.40, come testimonia anche la vicina Manuela Travain, un'Audi nera sgomma così forte da spaventare pure Chiara e Alberto, che corrono fuori e la vedono allontanarsi a forte velocità. La vecchia inchiesta non ha mai chiarito cosa fosse successo nella casa di Gropello Cairoli neanche quando il 6 ottobre 2007 si consuma un furto, in poche ore di assenza dei Poggi. Con l'abitazione messa a soqquadro, a soli tre giorni da quando alla famiglia fu permesso di rientrare a via Pascoli per riprendere alcuni oggetti. Tra questi il portafoglio di Chiara, dal quale i ladri portato via il bottino: 300 euro. E mentre resta il mistero su che fine abbia fatto la borsa della vittima, fotografata ma mai repertata, ora le impronte di quel furto, all'epoca ritenute scarsamente definite, oggi potrebbero essere comparate.
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