s

L'americano Prevost è Leone XIV: pace e dialogo sulle orme di Francesco
Ieri 08-05-25, 22:26
Habemus Papam. Robert Francis Prevost è il 267esimo Pontefice della storia della Chiesa cattolica, con il nome di Leone XIV. La fumata bianca che ha annunciato l'elezione del nuovo Papa è arrivata alle 18:07 quando l'elezione al quarto scrutinio sembrava essere sfumata. E invece, come accaduto per Benedetto XVI nel 2005, nel tardo pomeriggio il comignolo montato sopra la Cappella Sistina e sorvegliato da due gabbiani e un cucciolo di gabbiano, ha iniziato a fumare scatenando la gioia dei fedeli che attendevano in Piazza San Pietro. Un'elezione che ha scacciato via ogni timore di un Conclave lungo. Un timore suffragato dalla necessità di arrivare a un quorum mai visto: 89 voti. Invece, i fatti, hanno dimostrato che sono bastati solo 2 giorni e 4 scrutini per arrivare a una scelta ampiamente condivisa. Dopo la fumata bianca, il suono delle campane e l'arrivo delle bande della Gendarmeria Vaticana e dell'Arma dei carabinieri. Alle 19:13 il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha annunciato al mondo il nome del nuovo Papa. Il primo proveniente dagli Stati Uniti d'America. Dieci minuti dopo Leone XIV, in lacrime, si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni per il suo primo discorso che sa di programma del Pontificato. "La pace sia con tutti voi - ha detto -. Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e disarmante, proviene da Dio che ci ama tutti incondizionatamente". Subito dunque un appello alla pace in continuità col tema del suo precedessore. Ed è proprio a Francesco che Prevost ha rivolto poi un pensiero: "Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma!" ha esclamato. "Il Papa che benediva Roma - ha aggiunto - dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L'umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l'incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco!". Pace, dialogo e missione. Tre concetti che Leone XIV ha sciorinato ricordando, parlando in spagnolo, la sua esperienza in Perù: "Se mi permettete una parola, un saluto a tutti e in modo particolare alla mia cara diocesi di Chiclayo, in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto, tanto per continuare ad essere Chiesa fedele di Gesù Cristo", ha detto prima di ricordare che la sua elezione è avvenuta nel giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. E proprio una preghiera alla Vergine Maria ha chiuso la prima apparizione pubblica nei panni di Vescovo di Roma di Prevost che ha poi benedetto il mondo concedendo l'indulgenza plenaria. La scelta del nome, come sottolineato dal direttore della Sala Stampa, Matteo Bruni, è un chiaro riferimento a Leone XIII e all'Enciclica 'Rerum Novarum' che ha segnato la storia della Chiesa. Papa Leone XIV venerdì mattina celebrerà una messa in Cappella Sistina con i cardinali. Domenica si affaccerà dalla Loggia delle Benedizioni per il 'Regina Coeli'. Il 267esimo Pontificato è ufficialmente iniziato.
CONTINUA A LEGGERE
7
0
0
Guarda anche
Il Tempo
Ieri, 22:54
Papa Leone XIV: "Sono un figlio di Sant'Agostino, camminiamo insieme"
Il Tempo
Ieri, 22:42