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«Giornalaccio razzista», nuovo attacco a Il Tempo dell'ex imam di Torino
Oggi 20-11-25, 07:34
Arrivano pesantissime accuse dall'ex Imam di Torino Brahim Baya che si scaglia contro Il Tempo, l'editore, la Lega e il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro che aveva apostrofato le sue parole sui terroristi di Hamas come «inaccettabili», avendo lui elogiato la vita di Sinwar, mente dell'attaccante del 7 ottobre. Ed è per aver raccontato questo che Baya ci accusa di essere un «giornalaccio razzista e sionista di proprietà di un affarista parlamentare leghista filosionista che ci prova a intimidire per l'ennesima volta. Gli viene in soccorso anche il sottosegretario alla giustizia del governo Meloni, oltre agli altri paladini dell'odio anti musulmano». La nostra unica colpa? Aver riportato le sue frasi in cui ritiene martiri ex capi di Hamas come Yaya Sinwar: lo definisce «la voce della resistenza. Metteva in guardia da anni l'occupazione dalle conseguenze dei suoi atti criminali». E ancora «Yahya Sinwar è caduto come vivono gli uomini liberi: affrontando l'invasore, ferito, con le mani spezzate, circondato dalle rovine, ma ancora capace di scagliare il suo bastone contro il drone del nemico», ha commentato celebrandolo a «un anno dal suo martirio, ricordiamo l'uomo che disse con il suo silenzio: “Siamo qui, restiamo qui”. Il suo nome, come quello dei suoi fratelli, rimane inciso nella pietra della Storia» insieme a «tutti i resistenti del mondo. Il mondo non dimentica i suoi eroi. La Resistenza non muore». Un episodio che ha generato l'indignazione del centrodestra che, esprimendo solidarietà al giornale, ne chiede l'espulsione: «Deve lasciare il nostro Paese. Siamo stufi di assistere a prediche di leader religiosi islamici che, pur vivendo in Italia, disprezzano la nostra identità e i nostri valori. Chi non rispetta le nostre regole non può pretendere di impartire lezioni», ha detto l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi. Mentre il Presidente della Commissione cultura e editoria della Camera di Fratelli d'Italia Federico Mollicone si è rivolto al Prefetto del capoluogo torinese: «Siamo certi che anche il Prefetto di Torino, Donato Cafagna, abbia attenzionato queste gravi dichiarazioni per adottare i provvedimenti necessari. Solidarietà al Tempo per i gravi attacchi subiti dall'ex Imam di Torino che definisce il quotidiano un "giornalaccio razzista". Da mesi denunciamo la grave deriva estremista e terrorista che si sta affermando in molte comunità filo-palestinesi sul territorio italiano e figure come questa ne sono una prova. Invece di attaccare voci libere e autorevoli, Brahim Baya dovrebbe chiarire cosa intendesse quando ha definito Sinwar, mente dell'attacco del 7 ottobre, un "eroe", o quando ha ribadito la sua profonda stima per Hannoun, soggetto che ha già ricevuto un foglio di via dalla città di Milano». A rivolgersi al ministro dell'interno Matteo Piantedosi, presentando un'interrogazione parlamentare, è il vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli: «Chiediamo come sia possibile che un soggetto che esercita una così importante influenza si permetta di effettuare un attacco diretto alla stampa italiana, contornata da posizioni inaccettabili e frasi irripetibili. Non dovrebbe esserci spazio in Italia per l'odio contro gli ebrei e affermazioni terribili come l'augurio di una bomba a sostegno di chi ha ideato l'attacco terribile del 7 ottobre contro Israele. Se poi, dopo essere stato scoperto, la stessa persona anziché chiedere scusa si permette di attaccare persone, editori, giornalisti come i professionisti del Tempo, evidentemente siamo di fronte ad un caso la cui pericolosità è evidente». E Bayal ex imam, che continua a militare nelle moschee, come la "Taiba" di Torino, sarebbe uno dei volti dell'islam "moderato", che milita nelle piazze ProPal del capoluogo piemontese e di quello lombardo, alimentando il mito di Hamas uguale resistenza.
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