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“Due risultati molto forti”. Il genetista che ha fatto riaprire il caso di Garlasco e quella “coincidenza”
Ieri 13-03-25, 14:40
Il delitto di Garlasco è tornato ad occupare prepotentemente le pagine delle cronache dei giornali. Dietro questa nuova svolta c'è anche il lavoro di Ugo Ricci, consulente di genetica forense, responsabile della Forensic genetic Unit dell'Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze. La Nazione lo ha intervistato, per capire meglio come si sia arrivati alla nuova iscrizione di Andrea Sempio nel registro degli indagati per la morte di Chiara Poggi, vicenda per la quale è già stato condannato Alberto Stasi, la cui difesa l'ha ingaggiato come consulente. “Non sono sorpreso della riapertura del caso, ma ci tengo a chiarire che la nostra attività può essere propedeutica per altri elementi che può avere la Procura, ma che oggi noi non conosciamo. Io ho fatto un pezzettino di questo percorso. La mia opinione personale è che la Procura abbia anche altri elementi”, dice Ricci, che poi spiega cosa rafforzi i risultati dei suoi test sul dna: “I legali di Alberto Stasi mi chiesero di fornire dei risultati che fossero corroborati da un consulente esperto di fama mondiale. L'altro è Lutz Roewer dell'Università di Berlino. Si tratta di fatto di due valutazioni indipendenti, che rendono il risultato molto più forte. Sono due diverse valutazioni con risultati concordanti. I risultati di una rivalutazione di dati, fatta sull'analisi dei frammenti ungueali di Chiara Poggi. Mi sono basato sul fascicolo della consulenza fatta dal professor Francesco De Stefano su incarico della Procura”. “Io - spiega nello specifico il genetista al quotidiano toscano - ho rivalutato i tracciati ottenuti dal professor De Stefano confrontandoli con il dna di Stasi, acquisito a suo tempo, e con il profilo del cromosoma Y di Sempio, quest'ultimo fornito da indagini difensive, preso da oggetti abbandonati, necessita quindi di attività dopo l'identificazione, quello che sta facendo la Procura. Sia le mie conclusioni che quelle del professor Roewer, al quale avevo peraltro fornito profili anonimizzati, non Stasi e Sempio, ma donatori A e B, hanno escluso Stasi e non escluso invece Sempio per 2 dei 9 campionamenti acquisiti. Non si tratta di un profilo Dna che basta per accusare di un omicidio”.
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