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“Gravi carenze ingegneristiche”. Il report finale sull'implosione del Titan è impietoso
17-10-2025, 11:16
L'implosione del sommergibile sperimentale Titan, avvenuta nel giugno 2023 durante un'immersione verso il relitto del Titanic, sarebbe stata causata da gravi carenze ingegneristiche, con conseguente perdita di tutti e cinque i passeggeri a bordo. È quanto emerge dal rapporto finale del National Transportation Safety Board (NTSB) degli Stati Uniti, riportato dalla Bbc e dall'Associated Press. Secondo l'indagine, il Titan avrebbe subito una implosione catastrofica mentre scendeva verso il fondo dell'Atlantico settentrionale, provocando la morte immediata di tutti i presenti, tra cui Stockton Rush, amministratore delegato di OceanGate, l'esploratore francese Paul-Henri Nargeolet, soprannominato “Mr. Titanic”, l'avventuriero britannico Hamish Harding e due membri della nota famiglia pakistana Dawood, Shahzada e suo figlio Suleman. Il rapporto NTSB evidenzia che il sommergibile, molto probabilmente, non rispettava i requisiti di resistenza e durabilità. Il veicolo, costruito con una struttura in fibra di carbonio composita, conteneva più anomalie strutturali e non sarebbe stato sottoposto a test adeguati. OceanGate, proprietaria del Titan, non era consapevole del reale stato di deterioramento del sommergibile e avrebbe dovuto ritirarlo dal servizio prima dell'ultima immersione. Il documento sottolinea inoltre che il ritrovamento dei resti del Titan poteva avvenire prima se l'azienda avesse seguito le procedure standard di emergenza, risparmiando tempo e risorse, anche se il salvataggio non sarebbe stato possibile. Questa relazione si integra con il rapporto della Guardia Costiera degli Stati Uniti, pubblicato nell'agosto 2023, che definiva l'incidente prevedibile e denunciava le pratiche di sicurezza di OceanGate come gravemente imperfette. In particolare, il rapporto evidenziava disparità evidenti tra le procedure di sicurezza dichiarate e quelle realmente adottate. Il Titan era in servizio dal 2021 e aveva effettuato diverse immersioni verso il relitto del Titanic prima del tragico evento del 18 giugno 2023. Dopo la perdita di contatto con la nave di supporto, circa due ore dopo l'inizio della discesa, si attivò una vasta operazione di ricerca internazionale a circa 700 chilometri a sud di St. John's, Newfoundland, che confermò rapidamente l'assenza di superstiti. Il rapporto NTSB raccomanda alla Guardia Costiera di istituire un panel di esperti per studiare sommergibili e altri veicoli a pressione destinati a trasporto umano e di adottare regolamenti basati sui risultati dello studio. Secondo il rapporto, le norme vigenti per piccole imbarcazioni passeggeri avevano consentito a OceanGate di operare in modo insicuro. Il documento descrive anche la cultura aziendale di OceanGate: un ex tecnico operativo, che aveva espresso preoccupazioni sull'uso del termine “mission specialist” per indicare passeggeri paganti, dichiarò di aver lasciato l'azienda. Secondo il rapporto, il Ceo avrebbe risposto che “se la Guardia Costiera diventasse un problema… comprerebbe un congresso per farlo sparire”. A seguito della tragedia, OceanGate ha sospeso le operazioni nel luglio 2023 e avviato la chiusura dell'azienda. I familiari delle vittime hanno ricevuto le condoglianze dell'azienda, mentre l'episodio ha innescato cause legali e richieste di regolamentazione più stringente per le spedizioni private in acque profonde.
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