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“La cosa più grave che ci sia”. Caffo rompe con Chiara Valerio: l'accusa è una mattonata
12-12-2024, 14:36
Leonardo Caffo è stato condannato in primo grado a 4 anni per lesioni e maltrattamenti all'ex compagna. E ora, come spiega lui stesso in un'intervista a Libero, si sente lasciato solo e abbandonato da quegli ambienti di sinistra che frequentavo: “Non considero così strano che, alla luce di una condanna, si possa dubitare della mia buona fede. Nessuno vuole avere a che fare con presunti mostri. Io però non ho picchiato nessuno”. Ed ecco l'affondo su Chiara Valerio: “Non l'ho sentita. Io penso che si sia comportata da vera intellettuale nell'invitarmi alla fiera Più Libri Più Liberi. L'errore è stato dedicare una fiera del libro a Giulia Cecchettin. Perché sembra una strumentalizzazione di un omicidio terribile. Le fiere dei libri si dedicano agli scrittori e alle scrittrici e agli intellettuali. Questo è un segno del degrado del nostro tempo. È un appiattimento mostruoso”. “Io - va avanti Caffo - non sono un filosofo di sinistra, sennò non avrei scritto un libro sull'anarchia non violenta. Ho alcune idee che sono di sinistra e altre che sono di destra. Sono tantissime le proposte che ho rifiutato nel corso degli anni dalla sinistra, e l'ho fatto perché non è la mia parte politica. Chiara è un'amica, così come lo è stata Michela Murgia, ed è per questo che ci conosciamo così bene. Chiara probabilmente - l'affondo sul fatto che non abbia detto nulla pubblicamente dopo la sentenza - ha ceduto sotto il peso dei social network e il fatto che il rumore dei social network possa modificare l'opinione di un intellettuale come lei è la cosa più grave che esista”.
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