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Leoncavallo, insulti choc a Piantedosi. FdI: "Oltraggio alle istituzioni e ai milanesi"
Ieri 06-09-25, 20:16
Insulti choc contro il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e alta tensione a Milano. Erano almeno 20mila i manifestanti che hanno preso parte al corteo nazionale 'Giù le mani dalla città' in solidarietà con il Leoncavallo, centro sociale milanese di via Watteau sgomberato lo scorso 21 agosto. I manifestanti sono riusciti ad arrivare in Piazza Duomo, accesso che, inizialmente, era stato vietato. Qui, arrivando, qualcuno ha lanciato cori di insulti contro il titolare del Viminale. Qualche manifestante è anche salito sulla statua di Vittorio Emanuele, dove si è schierata la polizia in assetto antisommossa. Sebbene gli antagonisti non siano arrivati allo scontro, i partecipanti si sono dati appuntamento a ottobre, questa volta a Roma. Tra i presenti al corteo anche esponenti politici come il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni e l'Europarlamentare Ilaria Salis. I partecipanti si sono radunati nel primissimo pomeriggio. Nel corso del 'pre-corteo' hanno srotolato e appeso uno striscione con la scritta: 'Occupare è giusto', facendo un blitz nel cantiere del Pirellino in costruzione, a Milano. Altro momento 'caldo' nei pressi di corso Monforte, quando c'è stato un lancio di uova verso i poliziotti schierati davanti alla Prefettura. Durante il percorso qualche insulto è stato rivolto anche al patron di Coima, Manfredi Catella. Milano "è una città che è profondamente cambiata, quelle decine di milioni di metri cubi aree dismesse non esistono più. Questa vicenda ha cambiato il sangue della città, con una difficolta per i cittadini nell'abitare e nel vivere, siamo arrivati a un punto di non ritorno. Il Leoncavallo è solo un aspetto di questa vicenda. È bene che la discussione inizi dalla piazza", ha detto Daniela Farina, storico portavoce del Leoncavallo. A condannare le parole cariche d'odio che i manifestanti hanno scagliato contro Piantedosi anche Fratelli d'Italia. "Gli insulti rivolti oggi al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e i disordini provocati dai manifestanti legati al Leoncavallo sono un oltraggio alle istituzioni e ai milanesi perbene. La protesta non può mai trasformarsi in intimidazione, violenza verbale o danneggiamenti", hanno dichiarato, in una nota, Simone Orlandi e Deborah Dell'Acqua, coordinatore e vice coordinatore dí FdI Milano. "Milano non può essere ostaggio di frange estremiste che, dietro la maschera dell'attivismo, cercano lo scontro. Siamo al fianco delle Forze dell'Ordine, che ringraziamo per il lavoro svolto, e chiediamo tolleranza zero verso chi provoca incidenti e degrado. A Milano comandano le regole, non i centri sociali. Chi attacca le istituzioni offende l'intera città. Ci aspettiamo interventi rapidi e concreti", hanno concluso.
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