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L'epopea dei Led Zeppelin sbarca al cinema
26-02-2025, 12:24
Esoterismo, occultismo e soprattutto grande musica. Un'impronta e un'influenza indelebile sulla storia dell'hard rock di cui hanno posto le basi e fissato le regole. I Led Zeppelin sono riusciti a fondere virtuosismo e ispirazione creativa, talento musicale e profondità letteraria. Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones e John Bonham attraversavano negli anni '60 i piccoli club di tutta la Gran Bretagna fino al loro incontro nell'estate del 1968 per una prova che cambiò per sempre le loro vite. I loro percorsi si unirono in una corsa mozzafiato che culminò nel 1970 quando divennero la band numero uno al mondo. Oggi tutto questo arriva al cinema nel primo docufilm ufficiale: «Becoming Led Zeppelin» racconta gli anni della loro formazione e ascesa. Il film arriva per la prima volta nei cinema italiani come evento da domani a mercoledì 5 marzo, dopo 12 anni esatti da «Celebration Day» che, solo in Italia, aveva raccolto oltre 50mila spettatori. Prima d'oggi l'ascesa fulminea della band non era mai stata documentata. «Becoming Led Zeppelin», infatti, non è solo un documentario o un film concerto ma il racconto della storia più intensa che il rock abbia mai vissuto. Diretto da Bernard MacMahon e co-sceneggiato e prodotto da Allison McGourty, il docufilm ripercorre la storia creativa, musicale e personale dei Led Zeppelin raccontata attraverso le parole della band stessa. Il film concerto svela anche un'enorme quantità di filmati rari e inediti delle performance del gruppo: il risultato è un'esperienza musicale viscerale che trasporta gli spettatori nelle sale da concerto delle prime tournée, accompagnati da commenti intimi ed esclusivi. Ma «Becoming Led Zeppelin» ha rischiato di non essere realizzato: i registi hanno dovuto affrontare sfide enormi, tra cui il fatto che non esisteva quasi nessun filmato del primo periodo del gruppo. MacMahon e McGourty non si sono arresi e si sono imbarcati in una ricerca «investigativa» globale per recuperare i materiali necessari. Il film è prodotto da McGourty e Paradise Pictures in associazione con Big Beach, insieme ai produttori esecutivi Michael B. Clark, Alex Turtletaub, Cynthia Heusing, David Kistenbroker, Duke Erikson, Simon Moran e Ged Doherty. Il montaggio è di Dan Gitlin, la supervisione del suono è di Nick Bergh, il restauro del suono è del vincitore del Grammy Award Peter Henderson con ricerche d'archivio di Kate Griffiths e Rich Remsberg. I suoi record non sono finiti. Il primo film mai autorizzato sui Led Zeppelin ha registrato all'estero un debutto record in IMAX nel suo primo weekend di programmazione, incassando al botteghino 3 milioni di dollari in 16 Paesi. Al debutto negli Stati Uniti ha totalizzato 2,6 milioni di dollari con il miglior weekend di apertura di sempre per un'uscita musicale esclusiva in IMAX. Neanche le star se lo sono fatto ripetere due volte. La prima proiezione a Los Angeles ha visto la presenza di Paul Stanley, frontman dei Kiss e amico intimo di Jimmy Page, i fratelli Chris e Rich Robinson dei Black Crowes e Tom Morello dei Rage Against the Machine. Il documentario si ferma al 1970, all'uscita di «Led Zeppelin II» quando i quattro hanno appena iniziato a trasformarsi in giganti del rock. Per chi non ha potuto vivere quel periodo, questo film rappresenta l'unica opportunità credibile per immergersi in quei live che avrebbero segnato la storia del rock. Per sempre.
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