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L'Europa condanna i crimini rossi, la sinistra si volta dall'altra parte
09-07-2025, 16:19
Con 357 voti a favore, 266 contrari e 16 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che condanna i crimini del regime comunista jugoslavo e chiede alla Slovenia di fare piena luce sulle atrocità commesse nel dopoguerra. Strasburgo punta il dito contro le esecuzioni extragiudiziali, le fosse comuni e l'occultamento della verità storica. Tra le richieste avanzate al governo sloveno: il recupero delle salme dalle foibe, una sepoltura dignitosa per le vittime, l'accesso agli archivi segreti dell'Udba e del Kos, e il ripristino della Giornata nazionale della memoria per le vittime del comunismo, abolita nel 2023. Una risoluzione forte, che chiede rispetto per la memoria e verità sui crimini taciuti per decenni. Ma la sinistra italiana, ancora una volta, si tira indietro. Pd, M5S e Avs hanno votato contro, schierandosi di fatto con il governo sloveno che ha interrotto il programma di recupero delle vittime infoibate. Durissimo il commento di Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo: «La sinistra italiana ha mostrato il suo vero volto, votando contro la condanna dei crimini comunisti. Una scelta vergognosa». Sulla stessa linea il deputato Mauro Malaguti: «Il comunismo ha seminato morte e disperazione, ma una parte della sinistra resta sottomessa a quei retaggi ideologici condannati dalla Storia».
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