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Libro di storia anti Meloni, l'autore rilancia: "Voglia di mettere museruole"
Oggi 28-06-25, 16:15
Più che un manuale di storia con giudizi didattici, sembra un libro di propaganda anti governo e anti Giorgia Meloni. L'oggetto in questione è "Trame del tempo, dal Novecento a oggi", il testo scolastico edito da Laterza che è finito al centro delle polemiche per alcuni passaggi critici verso Fratelli d'Italia (partito accusato di aver raccolto l'eredità del fascismo). Coautore del volume insieme a Valentina Colombi e Caterina Ciccopiedi, Carlo Greppi ha deciso di rompere il silenzio e, via social, ha spiegato le sue ragioni: "La questione ha assunto fin da subito caratteri assai gravi: chiamato in causa da Fratelli d'Italia, il ministro Valditara ha chiesto all'Associazione Italiana Editori una verifica in vista di eventuali provvedimenti. Ringrazio le tantissime persone che, sui vari canali, mi e ci stanno mandando attestati di solidarietà", ha scritto lo storico, suggerendo agli utenti "un interrogativo inquietante" da tenere in considerazione. "Quali sono le intenzioni del Ministero dell'Istruzione e del Merito? Davvero siamo arrivati a questo punto?", ha attaccato. L'intervento di Greppi è sembrato a molti una replica alla mossa del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha chiesto all'Associazione italiana editori una "rapida verifica" circa la correttezza delle informazioni e dei fatti storici riportati nel libro di testo "Trame del tempo" adottato in alcuni licei italiani. "Non possono essere adottati volumi - ha ricordato - che contengano frasi offensive ovvero affermazioni tendenziose, che alterino la verità dei fatti, tradendo la serietà della ricostruzione storica che è alla base di una scuola democratica". Ringraziando chi lo ha sostenuto, lo storico ha rilanciato il suo punto di vista e ha scritto: "Il mio e il nostro timore è che questa voglia di mettere museruole abbia gli effetti intimidatori auspicati nel mondo dell'editoria scolastica e della non fiction. Continuiamo così, invece, tutti/e insieme".
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