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L'Imam “maranza” e la fatwa su TikTok: “L'Islam arriverà nelle vostre case”
Oggi 22-06-25, 08:00
«L'islam raggiunge tutti i posti del mondo. Arriverà la religione in tutte le case, l'islam arriverà dove arrivano il giorno e la notte». A dirlo non è una persona qualunque, ma Omar Mamdouh, star di Tiktok con la sua pagina «Il vero islam» e nuova guida della moschea IQRAA di Bologna, subentrata dopo l'espulsione per motivi di sicurezza nazionale dello storico imam Zulfiqar Khan. C'è qualcosa di radicato in quel territorio che fa sì che, anche chi è subentrato al precedente Imam, mandi messaggi simili? Si tratta di un predicatore isolato? O di un sistema? Ma non è tutto qui, perché si è espresso anche sulle nostre tradizioni, le nostre radici: «Quando arriva il Natale e i nostri fratelli musulmani fanno gli auguri, è una cosa che non si può fare. Loro dicono che a Natale il 25 dicembre è nato il figlio di Dio, ma dire che Allah ha un figlio per noi è un insulto. A quel punto io divento molto nervoso e queste cose non le accetto. Allah è unico. Allah è assoluto, non è stato generato e non c'è nessuno uguale a lui». Poi c'è un passaggio sulle donne che rispecchia la totale discrepanza tra la loro concezione e il credo Occidentale: «Nell'Islam non esiste una cosa che si chiama femminismo». E attacca, senza farne il nome, una politica italiana «che sul suo account insulta l'Islam dalla mattina alla sera. Perché parla del velo islamico come un pappagallo guadagnando dieci o venti mila euro al mese? Se volete togliere il velo, prima andiamo nelle chiese, perché anche le suore indossano il velo. Allora fatelo togliere a tutti, ma loro non hanno il coraggio di toccare la chiesa e questo lo sappiamo bene. Lei si deve vergognare e deve stare zitta». Poi conclude il video con una frase choccante: «Adora il tuo signore finché non arriverà la morte, e noi dobbiamo ricordarlo a queste persone che arriverà la morte». Al centro dei suoi discorsi c'è anche la spiegazione, molto dettagliata, di come devono interagire i due sessi: «Per principio l'uomo non può parlare con la donna e viceversa, a meno che non sia strettamente necessario. Se per esempio la donna su un autobus deve chiedere indicazioni all'autista lo può fare, ma non può iniziare a scherzare o fare complimenti e domande, questo è vietato. Ci si deve limitare a domande e risposta, nient'altro. Il maschio e la donna hanno un contatto molto limitato, non possono parlare a piacimento». Un buon musulmano, quindi, secondo questi diktat, non può avere una fidanzata che non sia sua moglie, non può lavorare in pizzerie dove si serve maiale o vino, non può andare in discoteca, e non può neppure augurare buon Natale. Sul suo profilo social, seguito da oltre 20.000 follower, ci spiega che se vuoi sposare una donna non puoi farlo liberamente, ma devi andare a casa sua a chiedere la mano ai genitori. Il bacio? Un appuntamento? No, un abominio: prima di sposarla devi stare con lei e con i suoi genitori, perché «l'islam non ti consente di stare da solo con lei prima del matrimonio». Parliamo di video con oltre migliaia di condivisioni, like, commenti e centinaia di migliaia di visualizzazioni (alcuni arrivano addirittura a mezzo milione) in cui, come se non bastasse, Mamdouh continua a rilanciare e difendere i video dell'imam espulso Khan. Ma passiamo anche per video di donne che si convertono e il divieto di raffigurazione degli angeli definito un «atto gravissimo, si tratta di un peccato». Una frase detta in un video in cui si rivolge a un fratello musulmano che aveva osato postare, oltre all'angelo, anche delle foto di donne senza il velo. Tutto ciò non è certo in continuità con ciò che in Italia, ma anche in Europa, viene predicato: dopo annidi lotte da parte delle donne per vedere garantita la parità dei diritti, l'Islam, invece, ha come guida la legge islamica per eccellenza, la Sharia. Al centro ci sono la poligamia, la differenza di ruolo tra i due sessi, la negazione di vivere all'Occidentale, l'obbligo del velo, la subalternità, l'impossibilità spesso di studiare o lavorare. Sono tanti e troppi gli esempi di radicalismo islamico a cui stiamo assistendo, e il report dei servizi segreti francesi è stata solo l'ultima conferma di un processo oramai evidente. Siamo sicuri di poter parlare ancora di integrazione?
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