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L'Isis rivendica l'attacco con coltello a Solingen: 3 vittime. Incubo terrorismo
24-08-2024, 22:05
L'Isis ha rivendicato l'attacco con coltello avvenuto venerdì sera intorno alle 21.30 durante le celebrazioni per i 650 anni di Solingen, città di 160mila abitanti nel Nord-Reno Vestfalia. "Una vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque" è il messaggio trasmesso dallo Stato islamico che ha parlato dell'aggressore come di un proprio "soldato". Tre persone sono morte: si tratta di un uomo di 67 anni e di un uomo e una donna di 56. Otto sono rimaste ferite, di cui 4 in pericolo di vita. Sono state colpite mentre assistevano a un concerto. Il deejay e produttore discografico Tobias Topic ha raccontato sui social che, durante la sua esibizione, il personale della sicurezza gli ha chiesto di continuare a suonare per evitare che si scatenasse il panico tra la folla. Secondo le informazioni della Bild, l'aggressore sarebbe un uomo di 20-30 anni, di 1.70-1.75 metri di altezza, dai tratti arabi, statura atletica, barba corta e folta, vestito di nero col berretto. In serata le forze speciali della polizia tedesca (Sek) hanno fatto irruzione in un centro per rifugiati a circa 300 metri dal luogo dell'attacco e a 150 metri da dove è stato ritrovato il coltello usato per l'attentato. Un sospetto sarebbe stato fermato. Un testimone, parlando alla polizia, avevano raccontato di aver sentito l'aggressore gridare 'Allah Akhbar' mentre colpiva. Nel frattempo è stato arrestato un 15enne, che sarebbe stato a conoscenza dell'attacco ed è accusato di non averlo denunciato. Testimoni avrebbero ascoltato una conversazione tra il giovane e un'altra persona poco prima dei fatti in cui si parlava di una possibile aggressione con coltello. Secondo Der Spiegel, il 15enne è kirghiso e potrebbe essere stato lui ad aver fornito le informazioni che hanno convinto i poliziotti a fare irruzione nell'alloggio per migranti. "Tedeschi, Turingi, volete davvero abituarvi a queste cose? Liberatevi, mettete fine una volta per tutte al percorso sbagliato del multiculturalismo forzato", ha commentato il leader dell'AfD della Turingia, Bjorn Hoecke, invitando a scegliere "la svolta" l'1 settembre, quando si terranno le elezioni in Sassonia e Turingia. Un messaggio di segno opposto a quello del presidente Frank-Walter Steinmeier, che ha invitato a restare "uniti, contro l'odio e la violenza". Tutta la classe politica si è detta sconvolta da quanto accaduto. Il cancelliere Olaf Scholz ha chiesto che il responsabile sia catturato "rapidamente e punito nella misura massima consentita dalla legge", così come la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha sottolineato il "bisogno di fare velocemente chiarezza sui retroscena di questo crimine".
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