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Meloni ora lavora per il vertice Trump-Ue. E la sinistra continua a rosicare
19-04-2025, 21:56
Dopo l'incontro alla Casa Bianca con il presidente statunitense Donald Trump, e quello a palazzo Chigi con il vice J.D. Vance, la premier Giorgia Meloni è al lavoro per organizzare quanto prima un vertice a Roma, con l'obiettivo di fissare già nel mese di maggio la data per l'incontro tra Trump e i leader europei. L' incontro "potrebbe tenersi a maggio, anche prima" del summit della Nato previsto a l'Aja dal 24 al 26 giugno. E non sarà invitata solo la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, ma "dovrebbe essere allargato anche agli altri leader degli Stati Ue", dalla Francia alla Spagna, conferma Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. I dazi e la guerra in Ucraina saranno i principali temi sul tavolo, con l'obiettivo, evidenzia ancora Fazzolari, di "evitare la frattura dell'Occidente". Sul punto "Meloni ha già detto come la pensa - spiega Fazzolari - dividere l'Occidente in questa fase non conviene a nessuno. Dunque a chi auspica una frattura tra Europa e Stati Uniti, rispondiamo che noi lavoriamo perché questa frattura non ci sia". E anche secondo l'ex commissario alla Spending review, l'economista Carlo Cottarelli, "ci sono motivi oggettivi per pensare che Stati Uniti e Unione Europea alla fine troveranno un accordo" sui dazi, e anche se "il viaggio di Giorgia Meloni a Washington non ha portato, come previsto, a risultati immediati, è stato utile nel riavvicinare le due sponde dell'Atlantico". Dalle opposizioni continuano però ad arrivare critiche, con il capogruppo M5S alla Camera, Riccardo Ricciardi, e Angelo Bonelli di Avs che parlando senza mezzi termini di "svendita dell'Italia" agli interessi Usa, mentre, sempre da Avs, Nicola Fratoianni si concentra sul passo indietro sulla web tax e attacca: "Bisogna cambiare strada, altro che concessioni una dietro l'altra ai grandi padroni del mondo. Serve giustizia fiscale, perché questa fa bene anche alla democrazia". Alle polemiche replica ironico il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri che esprime "umana comprensione per gli esponenti delle varie sinistre sconcertati e storditi dal successo della politica internazionale del governo di centrodestra". "Giorgia Meloni è tornata dagli Stati Uniti con una dimostrazione ulteriore del prestigio dell'attuale esecutivo italiano - aggiunge il senatore azzurro - con l'avvio di un confronto che sarà certamente impegnativo e complesso, ma che soltanto l'Italia è riuscita a riproporre in un contesto di coerenza, con l'appartenenza all'Unione Europea e la volontà di un dialogo aperto nell'area euroatlantica, nel rispetto delle migliori tradizioni della politica italiana". Insomma da sinistra reazioni scomposte per quello che gli osservatori anche meno teneri nei confronti della premier definiscono un garande successo politico.
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