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Meloni su Gaza, l'elogio di Mieli e la mazzata alla sinistra: "Parole definitive"
Ieri 27-08-25, 22:18
Giorgia Meloni esce tra gli applausi dal Meeting di Rimini dove la platea di Comunione e liberazione le ha riservato due standing ovation. Tanti i temi sul tavolo, come il complesso scenario mediorientale. Su cui la premier non usa giri di parole: definisce la reazione di Israele a Gaza "oltre il principio di proporzionalità". "Condanniamo l'ingiustificabile uccisione di giornalisti a Gaza e l'inaccettabile attacco alla libertà di stampa" ,afferma Meloni. La reazione di Tel Aviv, secondo la premier, "è andata oltre il principio di proporzionalità", fermo restando che "non abbiamo esitato un solo minuto a sostenere il diritto all'autodifesa di Israele dopo l'orrore del 7 ottobre", precisa. Nella puntata di mercoledì 27 agosto di 4 di sera, su Rete 4, Paolo Mieli viene chiamato a commentare questo passaggio. Il giornalista e storico, già direttore del Corriere della sera, osserva che Meloni ha "condannato il 7 ottobre in una maniera che spesso gli altri che discutono di queste cose dimenticano, sia dicendo delle cose definitive su Israele". "Qual è la prova risolutiva? - continua Mieli - Che il rimprovero che oggi le è stato mosso è che poteva dire prima queste cose. Se l'obiezione è questa, quello che ha detto è definitivo", conclude Mieli.
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