s

"Mia madre, vittima della malasanità". La denuncia del nostro vaticanista Capozza
Ieri 15-07-25, 20:28
«Mia madre è entrata in ospedale per un lieve ictus ed è morta per una sepsi». È la denuncia di Francesco Capozza, giornalista e nostro vaticanista al Tempo, che ha presentato un esposto alla Procura di Avezzano (L'Aquila) per la morte della madre, Antonella Mettini, 75 anni. Il 25 giugno la donna, colta da un malore mentre si trovava a Tagliacozzo, era stata trasferita all'ospedale di Avezzano per un'ischemia cerebrale definita “lieve” e in miglioramento. «L'ho vista poco dopo, muoveva già il braccio. Mi sembrava in ripresa», racconta Capozza. Secondo la denuncia, dopo 48 ore in barella al Pronto Soccorso, in condizioni cliniche stabili e con parametri nella norma, la madre fu trasferita senza consenso nel reparto di Geriatria, dove iniziò un graduale e inspiegato peggioramento. I sanitari avevano rassicurato la famiglia parlando di un prossimo rientro a Tagliacozzo per la fisioterapia. Ma la paziente – già clinicamente stabile il 25 giugno – non venne più trasferita. Un'anomalia durata giorni fu l'inappetenza persistente, a fronte della quale non fu mai avviata nutrizione endovenosa. Quando Capozza chiese spiegazioni, si sentì rispondere che dovevano “capire se si trattava di rifiuto al cibo o se era un fatto endemico”. Inoltre, mentre la paziente risultava da tempo debilitata e depressa, le vennero prescritti due antidepressivi e un diuretico, ma nessun antibiotico né farmaci per il cuore, nonostante diagnosi successive di megalocardia e colecistite infetta. Il figlio scoprì tutto ciò solo dopo il decesso, nel momento della riconsegna degli effetti personali e dei medicinali. Lunedì 7 luglio la paziente risultava ancora cosciente e in grado di telefonare. Il giorno successivo, però, non rispose più alle chiamate del figlio. Solo dopo ripetuti solleciti e un intervento del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, Capozza ricevette alle 13.45 del 9 luglio una comunicazione ufficiale: la madre aveva una grave infezione in corso e una megalocardia. Alle 16.30 dello stesso giorno, fu dichiarata deceduta per arresto cardiaco. Particolare rilevante, riportato nella querela, è che la dottoressa responsabile della struttura da cui proveniva la signora – aveva già predisposto il trasferimento per il rientro a Tagliacozzo. Ma la mattina del 9 luglio, un'infermiera del reparto geriatrico informò che il trasferimento non era più possibile a causa della sepsi. Nessuno però aveva ancora avvisato la famiglia di tale aggravamento. «Mia madre è vittima della malasanità che affligge tanti ospedali italiani», ha scritto Capozza anche sui social. Il suo legale, l'avvocato Michele Sarno, ha sporto denuncia per omicidio colposo ex art. 590-sexies del Codice Penale, contestando comportamenti negligenti, imprudenti e imperiti. Secondo l'esposto, un ricovero tempestivo in Cardiologia o in Terapia intensiva avrebbe potuto evitare l'esito fatale. Capozza ha anche chiesto il sequestro della cartella clinica e della documentazione sanitaria completa, evidenziando una mancanza di trasparenza e comunicazione sistematica durante l'intero ricovero. «Da quando ho raccontato questa storia, altre persone si sono rivolte a me con vicende simili. Il problema è più grande di quanto si pensi», conclude.
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Il Fatto Quotidiano

“Mia madre è entrata in ospedale con un leggero ictus ed è morta per una sepsi”
Il Tempo
Ieri, 22:21
La Russa alla Partita del Cuore "Può avvicinare i parlamentari"
Il Tempo
Ieri, 22:10
Papa “Venga una tregua, fermare l'odio. E' in gioco la nostra umanità”
Il Tempo
Ieri, 22:05
Ucraina, Schlein “Molto preoccupanti le oscillazioni di Trump su Putin”
Il Tempo
Ieri, 21:53