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"Migliaia di corpi" vicino Damasco. Trovata una fossa comune
12-12-2024, 15:53
"Migliaia" di corpi e resti di cadaveri sono stati rinvenuti questa mattina vicino Damasco da alcuni giornalisti della tv panaraba al Jazeera. Le immagini della scoperta, che è stata fatta nei pressi di Qutayfa, a nord-est della capitale, sono state mostrate in diretta. "È probabile che questi corpi provengano dalle prigioni politiche del regime, come quella di Sednaya", ha affermato un inviato. "Questo terreno è grande circa 5mila mq", ha poi comunicato mostrando l'area in questione. L'offensiva contro le forze di Assad è stata lampo. Adesso, per la coalizione di gruppi guidata da Hayat Tahrir al-Sham (Hts) che ha posto fine al regime assadista, si prospetta il compito più arduo, quello della governance. Il timore dei leader occidentali (e non solo) è che il terrorismo stia rialzando la testa. Non è ancora chiaro infatti come sarà la Siria del dopo-Assad. Ma alle forze protagoniste della fulminante offensiva che nel Paese arabo ha ammainato la bandiera assadista sono presto arrivate le congratulazioni di gruppi islamisti e militanti, a prescindere dalle differenti ideologie, dalle divisioni confessionali. Il Guardian ha evidenziato il sostegno quasi universale per le mosse di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), che ha guidato l'offensiva e con una leadership storica composta da sunniti, sembra indicare che la fusione di ideologie nazionali e religiose sarà di ispirazione per altri e il "modello Hts" sarebbe già allo studio. La Siria occupa, in effetti, una posizione strategica al punto che, qualsiasi cosa capiti al suo interno, ha ripercussioni sia per i vicini attori del Medio Oriente che per gli equilibri mondiali. Nel corso di un incontro a Gerusalemme con il consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che è "fondamentale impedire azioni terroristiche dalla Siria contro Israele". Motivo per cui lo Stato ebraico "farà tutto il possibile per difendere la propria sicurezza da tutte le minacce". "Mettere in sicurezza e distruggere tutte le scorte di armi chimiche" in Siria è invece quanto ha auspicato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, durante un incontro ad Aqaba con il re giordano Abdullah.
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