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Migranti, il Papa: "No all'indifferenza. Siano benvenuti passi significativi per Gaza"
Oggi 05-10-25, 19:04
Un benvenuto da contrapporre alla freddezza dell'indifferenza verso chi, costretto a lasciare la propria terra, cerca un futuro migliore, la speranza per la fine della guerra a Gaza e la preoccupazione per l'insorgenza dell'odio antisemita. Papa Leone XIV, domenica, ha presieduto la messa per il Giubileo del mondo missionario e dei migranti. Nella sua omelia il Pontefice ha sottolineato come la missione della Chiesa debba essere rivolta "specialmente a coloro che vivono una storia difficile e ferita" e, in particolare "ai fratelli migranti, che hanno dovuto abbandonare la loro terra, spesso lasciando i loro cari, attraversando le notti della paura e della solitudine, vivendo sulla propria pelle la discriminazione e la violenza". Da Leone, poi, il monito: "Il dramma della loro fuga dalla violenza - ha detto il Papa -, la sofferenza che li accompagna, la paura di non farcela, il rischio di pericolose traversate lungo le coste del mare, il loro grido di dolore e di disperazione: fratelli e sorelle, quelle barche che sperano di avvistare un porto sicuro in cui fermarsi e quegli occhi carichi di angoscia e speranza che cercano una terra ferma in cui approdare, non possono e non devono trovare la freddezza dell'indifferenza o lo stigma della discriminazione". Leone XIV, rivolgendosi poi ai migranti ha detto: "Siate sempre i benvenuti! I mari e i deserti che avete attraversato, nella Scrittura sono 'luoghi della salvezza', in cui Dio si è fatto presente per salvare il suo popolo" e ha esortato: "Nessuno deve essere costretto a partire, sfruttato o maltrattato per la sua condizione di bisognoso o di forestiero. Al primo posto sempre la dignità umana!". A margine dell'Angelus il Papa è poi tornato sul contesto del Medioriente. E se da un lato Prevost ha rimarcato di continuare a "essere addolorato per l'immane sofferenza patita dal popolo palestinese a Gaza", dall'altro ha espresso un auspicio affinchè i "significativi passi nelle trattative" possano tradursi nella pace. Sempre prima della preghiera mariana, il Papa ha espresso la propria "preoccupazione per l'insorgenza dell'odio antisemita del mondo come purtroppo si è visto con l'attentato terroristico a Manchester avvenuto pochi giorni fa".
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