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Morti per overdose, Lazio maglia nera. La metà a Roma e in aumento del 70%
13-10-2025, 09:01
Sono quasi raddoppiati i morti per overdose nel Lazio, maglia nera nazionale insieme a Toscana ed Emilia Romagna per i decessi causati dall'abuso di sostanze stupefacenti: in 26 (di cui quasi la metà a Roma: 12) sono rimasti stroncati lo scorso anno, con una media di oltre due al mese. Nel Lazio l'incremento è stato del +73,33% rispetto al 2023, quando furono 15 i morti per droga. «I livelli di mortalità più alti si sono riscontrati nelle fasce d'età superiori ai 25 anni, con il picco massimo in quella maggiore o uguale a 40 anni», spiega la Relazione annuale della Direzione centrale per i Servizi antidroga. Gli altri decessi sono stati registrati nella provincia di Latina (8) e nel Viterbese (6). E quello delle vittime non è il solo mesto primato del Lazio, che lo scorso anno ne ha collezionati ben cinque: prima Regione italiana per operazioni antidroga, per sequestri di cocaina e hashish, per numero di deferiti e per aeroporti-hub delle nuove droghe sintetiche. «Nella distribuzione regionale il Lazio ha registrato il più alto numero di operazioni (4.030, pari al 18,92%, con un incremento dell'8,01% rispetto al 2023) - quantifica il Rapporto - mentre il valore più alto delle operazioni, in relazione alla tipologia di sostanza stupefacente oggetto di sequestro, si è riscontrato nel Lazio per la cocaina (2.286)». Ma è risultata anche «prima Regione per i sequestri di hashish nel 2024», nonostante il quasi dimezzamento del quantitativo intercettato dalle forze dell'ordine (da 9.877,30 del 2023 a 5.584,64 del 2024, pari al -43,46%). E quindi, di conseguenza, è stata anche «la Regione con il maggior numero di persone segnalate all'Autorità giudiziaria per violazioni della normativa sugli stupefacenti: 4.881 deferiti (di cui 243 minorenni), pari al 17,44% del totale nazionale dei deferiti» (è la seconda Regione per maggior numero di stranieri coinvolti, 1.745, dopo la Lombardia, mentre gli italiani sono stati 3.146). Ed è laziale pure l'aeroporto italiano nel quale sono state intercettate le maggiori quantità complessive di droghe sintetiche in chilogrammi: «è stato Fiumicino con 13,85 chili (il 46,82% del totale sequestrato in frontiera aerea), seguito da Ciampino con 8,92 chili (30,16%)». Il principale scalo capitolino ha il record pure della cocaina: «La serie decennale dei principali aeroporti interessati dal traffico di cocaina vede una media annua di 90 chili per Fiumicino, 85 chili per Malpensa e 15 chili per Linate». Però nel 2024 c'è stato un calo: «Rispetto a queste medie, il 2024 è in flessione per l'aeroporto di Fiumicino (79,42 chili)». Risultato, invece, secondo per i sequestri di eroina: «il Leonardo Da Vinci di Fiumicino con 6,72 chili (29,68%)». Al secondo posto nazionale anche il porto di Civitavecchia per quantitativi intercettati di hashish (18,97%, 83,90 chili). Ma il Lazio figura anche sul podio del crack: «Campania, Lazio e Sicilia sono le Regioni dove si registra il maggior numero di quantitativi di crack sequestrati», sottolinea il Rapporto che ha sintetizzato le circa 21.300 operazioni antidroga effettuate lo scorso anno in tutta la penisola. Con quasi 28 mila persone segnalate nel Belpaese all'Autorità giudiziaria, di cui oltre il 60% di nazionalità italiana, in prevalenza per delitti di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope. Oltre ai sequestri complessivi per circa 59 mila chilogrammi di stupefacenti e oltre 124 mila fra dosi e compresse di droghe sintetiche intercettate lungo lo stivale.
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