s

New York, sventato attacco dei cyber pirati durante l'Assemblea Onu
Oggi 23-09-25, 17:07
I servizi segreti americani hanno sventato un attacco per paralizzare la rete cellulare di New York durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Mentre i leader mondiali si preparavano ad entrare al Palazzo di Vetro, a Manhattan, gli investigatori hanno scoperto il “tesoro dei cyber pirati”: trecento server e centomila schede Sim in diversi luoghi entro un raggio di 35 miglia dalla sede dell'Onu. "Il potenziale di interruzione delle telecomunicazioni rappresentato da questa rete di dispositivi non può essere sottovalutato”, ha dichiarato il direttore del Secret Service Sean Curran. La rete illegale di dispositivi elettronici, secondo quando riporta The New York Post, “era in grado di intasare le torri cellulari e bloccare le chiamate al 911 in tutta New York”. C'era quindi il rischio che le richieste di soccorso a polizia, vigili del fuoco e ambulanze non avrebbero potuto essere inviate. I dispositivi erano in grado di effettuare un'ampia gamma di attacchi alle telecomunicazioni, tra cui lo “spam”, inviando fino a trenta milioni di messaggi di testo al minuto, che avrebbero potuto avere conseguenze catastrofiche per la metropoli. Nessuno avrebbe potuto comunicare con gli smartphone nel delicato momento dell'arrivo dei Capi di Stato all'Onu, tra l'altro nel giorno in cui è programmato l'intervento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dei più importanti leader del mondo. "Considerati i tempi, la posizione, la vicinanza e il potenziale di significative interruzioni del sistema di telecomunicazioni di New York, ci siamo mossi rapidamente per interrompere questa rete", ha dichiarato Matt McCool, agente speciale responsabile dell'ufficio di New York dei servizi segreti, che però non ha al momento rivelato dove erano state nascoste le apparecchiature e le Sim, tra cui molte già attivate e altre in attesa di essere installate. La rete è stata scoperta nell'ambito di un'ampia indagine avviata in primavera in seguito a minacce legate alle telecomunicazioni rivolte ad alti funzionari del governo statunitense. “Se non fosse stata smantellata, avrebbe potuto causare un black out delle comunicazioni tramite cellulare paragonabile a quanto avvenuto dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, quando le reti sono state paralizzate dal sovraccarico”, ha aggiunto McCool. Gli investigatori stanno cercando di rintracciare i cyber-pirati e ritengono che “i criminali di alcuni paesi abbiano utilizzato il sistema per inviare messaggi crittografati a gruppi organizzati e organizzazioni terroristiche”. “Dobbiamo fare analisi forensi su centomila cellulari, vedere le telefonate, i messaggi di testo, tutto ciò che ha a che fare con le comunicazioni, per scoprire a quali numeri sono stati spediti”, hanno concluso gli 007 americani.
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Il Tempo
20:08