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"Niente bersaglieri a scuola": è bufera per la lettera dei docenti di Magenta
30-05-2025, 16:43
Dopo la scelta di Katharina Zeller, la sindaca di Merano che si è tolta la fascia tricolore durante l'insediamento in Municipio, è il turno dei docenti del liceo scientifico Donato Bramante di Magenta, che hanno scritto una lettera per opporsi alla presenza dei bersaglieri nell'istituto in provincia di Merano. Il corpo, secondo un protocollo firmato dal Ministero dell'Istruzione Giuseppe Valditara e dell'Associazione Nazionale Bersaglieri, sarebbe dovuto entrare a scuola per promuovere i principi della Costituzione italiana e per onorare il tricolore e l'inno nazionale. Ma proprio nei valori che sono alla base dello Stato, questi docenti non credono. "Questi principi vengono perseguiti da un'associazione che si discosta fortemente da essi. Il decalogo valoriale prevede obbedienza, rispetto, conoscenza delle proprie armi, ginnastica, sentimento della famiglia, fiducia in sé stessi fino alla presunzione. Nella maggior parte di questi dettami noi non riconosciamo noi stessi e il senso del lavoro educativo che svolgiamo", hanno scritto. Quanto alla famiglia, hanno sentenziato, "non la consideriamo un obiettivo da perseguire a ogni costo e non la rivestiamo di una sacralità che esula dalle nostre competenze". Una presa di posizione, questa, che ha fatto scoppiare un caso politico e che ha attirato reazioni indignate. Tra i primi a intervenire, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha fatto notare come susciti sgomento "leggere prese di posizione ideologiche che non riconoscono il valore della storia e dell'esperienza dei nostri Bersaglieri: donne e uomini che servono la Nazione con disciplina, generosità e spirito di sacrificio". A loro, ha aggiunto, "giunga la mia stima e il mio sincero apprezzamento". Isabella Tovaglieri, eurodeputata della Lega, ha voluto invece sottolineare che "la scuola può portare gli alunni in moschea, indottrinarli con la teoria gender, ma guai se gli studenti incontrano i Bersaglieri, che rappresentano i nostri più alti valori e le nostre più antiche tradizioni". Bollandola come una "follia" e "una deriva del politicamente corretto", il deputato leghista Fabrizio Cecchetti ha comunicato che il Carroccio "sta depositando un'interrogazione parlamentare per condannare e andare fino in fondo alla vicenda".
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