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Non c'è pace per Sanchez: scoppia il caos immigrati. Proteste di massa dopo l'aggressione al 67enne
14-07-2025, 09:11
Non c'è pace per Pedro Sanchez. Dopo lo scandalo corruzione che ha terremotato il Psoe e l'indiscrezione "bomba" secondo cui la casa del premier spagnolo sarebbe stata acquistata con i soldi provenienti dai bordelli di proprietà del suocero, ora deflagra la grana immigrazione. Proteste di massa sono scoppiate nella città di Torre-Pacheco (Murcia) dopo che, lo scorso mercoledì, un 67enne spagnolo è stato aggredito da tre magrebini. L'anziano, che ne è uscito con il volto tumefatto, ha raccontato di essere stato picchiato da uno di loro mentre gli altri due, complici, riprendevano la scena con i loro smartphone. Il video dell'atto choc è stato pubblicato online e la polizia sospetta che si tratti di una nuova "tendenza virale". Gli spagnoli e, in particolar modo i cittadini di Torre-Pacheco, hanno iniziato intanto a manifestare la loro indignazione e rinfocolato quel sentimento, mai spento, di insoddisfazione nei confronti della politica migratoria del Paese. Il sindaco popolare Pedro Angel Roca ha organizzato una manifestazione per dire basta all'immigrazione illegale. Il risultato? Due giorni di scontri e una rinnovata rabbia per i ricorrenti problemi legati alla sicurezza in una città in cui il 30% della popolazione è di origine nordafricana. Secondo quanto sostenuto dalla Guardia Civil, solo l'ultima giornata di disordini ha causato cinque feriti, varie denunce da parte della polizia e un arresto per lancio di oggetti. Tutto condito da un clima di crescente tensione. Prova ne è il fatto che i quasi 60 agenti schierati non hanno impedito il caos e gli inseguimenti. Una dimostrazione, questa, di quanto la situazione stia sfuggendo di mano a Sanchez, il cui immobilismo fa discutere da tempo. Una riunione d'urgenza del Consiglio di Sicurezza Locale è stata convocata. Il presidente della Regione di Murcia, Fernando López Miras, ha assicurato che gli aggressori dell'anziano "saranno chiamati a rispondere delle loro azioni", ma i cittadini non nascondono la loro insofferenza e la mancanza di fiducia in un miglioramento. A tuonare è il presidente del Partito Popolare, Alberto Núñez Feijóo, che ha chiesto a gran voce al governo di "rafforzare le forze nella cittadina per fermare immediatamente la spirale di violenza". Le forze dell'ordine non restano in silenzio. L'associazione Jucil, la più grande organizzazione della Guardia Civil, e l'Associazione Unificata delle Guardie Civili chiedono più risorse e uomini a Torre Pacheco per "evitare un terribile disastro".
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