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Odiatori contro l'imprenditore Agrusti: "Una minoranza se la prende con gli ebrei per esistere"
07-08-2025, 09:31
«Non è una novità che in questo Paese ci sia una parte consistente di "odiatori" che, a seconda del tempo e dell'argomento, cerca bersagli da colpire. La vera sorpresa, invece, sono i tantissimi attestasti di solidarietà ricevuti, che vanno da Fratelli d'Italia al Partito Democratico. Questi superano di gran lunga quella minoranza che per esistere se la prende con gli ebrei». Adirlo Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico e guida della Fondazione Pordenonelegge.it. Chi organizza il festival letterario del Friuli Venezia Giulia, infatti, è l'ultima vittima delle campagne d'odio anti-Israele. Organizzata addirittura una petizione online per farlo dimettere perché «troppo schierato». C'è, dunque, chi specula sulla guerra? «Con queste manifestazioni pro-Gaza generalmente non si chiede mai la liberazione degli ostaggi. Non si parla mai di un solo Stato o di una possibile soluzione al conflitto. Si accusa solo un intero popolo». È favorevole al conflitto voluto da Netanyahu? «Sono il primo a pensare che Netanyahu abbia commesso grossi errori, cadendo nella provocazione di Hamas. Allo stesso modo, sono il primo a sostenere che bisognava tutelare di più i civili. Ci sono modalità più umane per fare una guerra». La rassegna che organizza da anni, però, è esempio di pluralismo. Perché solo ora riceve delle critiche? «In questo festival ci sono scrittori ebrei, palestinesi, ucraini e russi, pur essendo critici nei confronti del regime di Putin. Parliamo di una festa delle libertà. Peccato che c'è chi non ci ha mai creduto in questa parola o meglio la difende per sopprimere quella degli altri. Per fortuna la nostra tradizione democratica ha sempre preso il sopravvento e ciò è un bene per quei valori della pace, mai messi in discussione dalla maggioranza degli italiani». Altro problema all'ordine del giorno un fondamentalismo islamico dilagante. Come arginarlo? «Un rischio, purtroppo, sotto gli occhi di tutti. Ci sono moschee che spuntano come funghi, odiatori di professione che esortano alla violenza. Non è utopia, dunque, immaginare che qualcuno presto possa passare dalle parole ai fatti. Lo abbiamo già visto in passato. Detto ciò, il nostro governo si sta dimostrando all'altezza e sono certo tenere a bada ogni possibile minaccia».
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