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"Operazione politica e testi scritti": Cerno smonta la "pantomima" dell'opposizione
07-02-2025, 09:04
Il caso Almasri ha fatto scoppiare una bagarre vergognosa alla Camera, una sceneggiata anti-governo guidata dai due leader principali delle opposizioni Elly Schlein e Giuseppe Conte. Se ne è discusso nel corso della puntata di ieri di Dritto e rovescio. Ospite in collegamento con lo studio, il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno ha smontato la "pantomima" della sinistra in pochi minuti e con puntuali parole: "Mi ha colpito profondamente il fatto che l'opposizione di centrosinistra abbia invocato, chiesto e gridato per avere spiegazioni dal governo e che, poi, quando il governo è andato in Aula per dare le spiegazioni, i due leader principali del centrosinistra, cioè Elly Schlein, la segretaria del Pd, e Giuseppe Conte, il segretario del Movimento 5 Stelle, avevano il discorso scritto prima che non teneva minimamente conto di quello che il governo stava dicendo". Un'evidenza, questa, imperdonabile e che ben lascia intuire quale sia la forza delle argomentazioni dell'opposizione. Per Cerno, si è trattato di "un'operazione politica" che voleva solamente scatenare una "rissa pubblica". "Il Parlamento che ho visto io era la continuazione dei social e dei talk, che hanno un ruolo fondamentale nella democrazia ma diverso. Se è lo stesso, finiamola con questa pantomima che bisogna riferire in Aula. Se si riferisce in Aula, io pretendo che si risponda a quello che si sente in Aula e non che ci si alzi dopo aver fatto il capannello il giorno prima con i leader del partito per fare il paragone metaforico più intelligente", ha detto il direttore del quotidiano romano. I cittadini, di questo, "si sono stancati". Ma non solo. "Abbiamo scoperto che la Corte de L'Aia è un baraccone di 800 persone che in 6 anni è riuscito a mandare un documento che non ha nè capo nè coda. Il ministro Nordio ha spiegato un passaggio inquietante di quel documento da cui deriva un passaggio importante di questo caos: anche dentro la Corte è stato contestato al giudice Khan (colui che ieri ha recepito la denuncia contro il governo italiano e che aveva chiesto l'arresto poi spiccato del generale libico Almasri, ndr) che il suo mandato come Corte è occuparsi dei reati commessi nella guerra civile libica. Lui ha fatto in modo che questi reati proseguissero perché prima di fare il giudice della Corte faceva l'avvocato del figlio di Gheddafi. Facendo così, l'ha liberato lui", ha chiosato Cerno.
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