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Orbán vola negli Usa per far fare pace a Trump e Putin. In ballo pure le importazioni di petrolio russo
Oggi 07-11-25, 15:24
Il primo minostro unghese Viktor Orbán vola a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L'obiettivo è mediare un altro vertice con il presiderusso Vladimir Putin per far terminare la guerra in Ucraina. Orbán, che ha proposto di ospitare il vertice a Budapest, rivela un funzionario diplomatico al quotidiano britannico The Guardian, cercherà anche di ottenere un'esenzione dalle sanzioni statunitensi contro l'energia russa, in quella che sarà una prova importante della linea più dura di Trump nei confronti del Cremlino, dopo aver accusato il Cremlino di procedere lentamente nei negoziati per porre fine al conflitto. L'incontro fra Trump e Putin a Budapest, annunciato dopo una telefonata fra i due leader, è saltato all'ultimo minuto. Ora torna ad essere un'opportunità per i due capi di Stato per definire la tabella di marcia accordo di pace tra Russia e Ucraina. Un precedente incontro era fallito dopo che il ministro degli Esteri russo, Sergeij Lavrov, aveva assunto una posizione dura durante una telefonata con il segretario di Stato americano, Marco Rubio. Eppure, secondo gli osservatori, Orbán avrebbe probabilmente sollevato di nuovo la questione, nel tentativo di alimentare il desiderio di Trump di svolgere il ruolo di pacificatore nei conflitti internazionali in tutto il mondo. Tuttavia, secondo fonti interne, la priorità di Orbán è convincere Trump a visitare l'Ungheria, mentre si trova ad affrontare la sfida "in casa" da parte di un nuovo leader dell'opposizione in vista delle elezioni parlamentari in programma il prossimo aprile. Una visita di Trump rafforzerebbe il ruolo del primo ministro come statista e darebbe energia alla sua base conservatrice e al partito Fidesz. Orbán ha coltivato legami con Trump fin dalla sua prima presidenza. E il Capo della Casa Bianca ha spesso elogiato l'Ungheria di Orbán, descrivendola come un modello da seguire. Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha dichiarato che l'interruzione dei legami energetici con la Russia da parte dell'Ungheria è un "sogno". Gulyas la scorsa settimana ha affermato che l'obiettivo è "ottenere un'esenzione dalle sanzioni statunitensi, in modo che gli acquisti di gas e petrolio da Mosca possano continuare in modo costante".
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