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Passo indietro su Gaza: Israele gela i negoziatori sull'ultima proposta di tregua
26-05-2025, 13:23
Il governo di Israele ha respinto l'ultima proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi avanzata per la Striscia di Gaza, giudicandola "inaccettabile per qualsiasi governo responsabile". Lo svela il Times of Israel, citando un alto funzionario rimasto anonimo. Secondo i media israeliani, il piano sarebbe stato presentato da un uomo d'affari palestinese-americano coinvolto nei colloqui con Hamas e prevedeva una tregua di 70 giorni per favorire i negoziati, durante la quale il gruppo islamista avrebbe rilasciato cinque ostaggi vivi e restituito i corpi di altri cinque. Ma per Israele la proposta si discosta troppo da quella elaborata dal mediatore statunitense Steve Witkoff, che prevede la liberazione di dieci ostaggi in cambio di 45-60 giorni di tregua. Nel frattempo un gruppo di funzionari dell'Ue ha scritto ai leader delle istituzioni europee criticando l'Unione per "l'azione scarsa o nulla di significativo" in risposta alla terribile crisi umanitaria a Gaza. Il gruppo EU Staff for Peace ha reso noto che oltre 2 mila funzionari della Commissione europea, del Parlamento europeo e delle agenzie dell'Ue hanno firmato una lettera redatta nel maggio 2024 in cui si accusa l'Ue di apatia nei confronti della difficile situazione dei palestinesi. Nel primo anniversario di quella lettera, il gruppo ha scritto nuovamente ai leader dell'Ue, affermando: "Le istituzioni dell'UE e non sono riuscite a far valere l'influenza politica, diplomatica ed economica dell'Unione europea per migliorare la situazione a Gaza". "L'inazione" dell'Ue ha "contribuito al clima di irresponsabilità che ha portato all'invasione su vasta scala della Striscia di Gaza in atto in questo momento", continua la lettera inviata ai presidenti della Commissione europea, del Consiglio europeo e del Parlamento europeo.
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