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Polonia, violato lo spazio aereo. Allarme di Mattarella: "Rischio allargamento"
Ieri 10-09-25, 22:02
I droni abbattuti la notte scorsa nei cieli polacchi richiamano alla memoria di Sergio Mattarella un libro letto "quando ero ragazzo", uno "dei primi libri di storia sullo scoppio della Prima guerra mondiale nel luglio 1914, che forse nessuno voleva far scoppiare". È il modo con cui il presidente della Repubblica, in visita ufficiale in Slovenia, stigmatizza il blitz russo nello spazio aereo Nato, e ammonisce sul "rischio, estremamente alto", che "senza rendersene conto si scivoli in un allargamento, in un conflitto di dimensioni inimmaginabili e incontrollate". Insomma il capo dello Stato invita a non sottovalutare episodi di questo tipo, perché "ci si muove su un crinale in cui anche senza volerlo si può scivolare in un baratro di violenza incontrollata". E "le dichiarazioni frequenti, anche odierne, che vengono dal Cremlino, minacciose nei confronti dei Paesi europei, sono un elemento che induce all'allarme", avverte Mattarella, contando "molto su quanto possono fare l'Ue e l'Onu, restituendo il peso che le Nazioni Unite hanno avuto in altri momenti, perché vi sia un freno". Prima dell'inquilino del Colle è stata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a condannare l'accaduto senza giri di parole e a esprimere "a nome del Governo italiano, piena solidarietà alla Polonia per la grave e inaccettabile violazione, da parte russa, dello spazio aereo polacco e dell'Alleanza Atlantica. L'Italia continuerà a lavorare per garantire la sicurezza europea, a partire da quella ucraina, e per il raggiungimento di una pace giusta e duratura". Di "un fatto gravissimo e inaccettabile, che è un'offesa alla sicurezza dell'intera area euro-atlantica", parla anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, secondo il quale "ogni provocazione va respinta con fermezza e unità da parte dell'Europa". L'altro vicepremier, Matteo Salvini, invita invece alla cautela: "Adesso mi aspetto da Bruxelles nervi saldi. Prima di parlare di guerre e di invio di soldati bisogna contare fino a 100, non fino a 10". "Grande preoccupazione", sul fronte dell'opposizione, viene espressa anche dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, "perché è la prima volta che gli aerei della Nato sono costretti a intervenire a tutela di una minaccia potenziale sul nostro spazio aereo europeo"; un'occasione, aggiunge, "per rinnovare una richiesta Unione Europea di essere unita e compatta per riuscire a mettere fine a questi conflitti che rischiano pericolosamente di allargarsi". Per il leader M5S, Giuseppe Conte, si tratta invece di "provocazioni in un contesto in cui Putin continua assolutamente a dettare la legge di chi si ritiene più forte, di chi vuole conseguire conquiste sul campo, e quindi bisogna reagire con grande sangue freddo". Di fronte a "scenari che sono assolutamente preoccupanti". E mentre il mondo si interroga sul rischio di una possibile escalation sul fronte est dell'Europa, alla Camera va in scena il dibattito sulle cinque mozioni su riarmo e spese per la difesa presentate dalle opposizioni (contro nessuna da parte della maggioranza). Il Pd decide per il voto favorevole alla propria mozione, l'astensione su quelle M5S e Avs e il voto contrario al testo presentato da Azione: una linea che tiene anche in aula, con le sole eccezioni, secondo quanto emerge dai tabulati, di Lorenzo Guerini, Lia Quartapelle e Marianna Madia che votano contro Avs e M5S (e Madia anche a favore del testo di Iv). In ogni caso, tutte le mozioni vengono respinte dall'aula di Montecitorio.
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