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"Pena di morte" per il killer delle assicurazioni, la richiesta della ministra Usa
Ieri 01-04-25, 18:24
La procuratrice generale degli Stati Uniti, Pam Bondi, ha annunciato di avere chiesto ai procuratori federali di richiedere la pena di morte per Luigi Mangione, il 26enne accusato di aver ucciso l'amministratore delegato di UnitedHealthcare Brian Thompson fuori da un hotel di Manhattan il 4 dicembre del 2024. Mangione, 26 anni, è accusato di omicidio sia a livello federale sia statale. Fra le accuse a livello federale c'è quella di omicidio mediante l'uso di un'arma da fuoco, che comporta la possibilità della pena di morte, mentre la pena massima per le accuse a livello statale è l'ergastolo. Mangione si è dichiarato non colpevole in sede statale e non si è espresso a livello federale. "L'omicidio da parte di Luigi Mangione di Brian Thompson - un uomo innocente e padre di due bambini piccoli - è stato un assassinio premeditato e a sangue freddo che ha sconvolto l'America" e "dopo un'attenta considerazione ho chiesto ai procuratori federali di chiedere la pena di morte in questo caso, mentre portiamo avanti l'agenda del presidente Trump per fermare i crimini violenti e rendere l'America di nuovo sicura", ha detto Bondi. Mangione, rampollo di una facoltosa famiglia del Maryland, ha studiato nelle migliori università ed era considerato un talento della tecnologia. Poi la radicalizzazione in chiave anti-capitalista con un'attenzione particolare alle storture del sistema sanitario americano. In questo contesto è maturato l'agguato mortale al capo della più importante assicurazione privata del Paese. Una atto brutale e violento che ha fatto diventare Mangione, di chiare origini italiane, una sorta di eroe dell'antagonismo Usa.
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