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"Piccolo alchimista", scintille sull'impronta 33 tra i legali di Sempio e Stasi
Ieri 28-07-25, 18:09
Consulenze che arrivano a conclusioni opposte e che alimentano il dibattito sulle nuove indagini per il delitto di Chiara Poggi a Garlasco. La consulenza disposta dalla difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per il delitto mentre Andrea Sempio è indagato dalla Procura di Pavia per omicidio in concorso, ha concluso che l'ormai famosa impronta 33 trovata sul muro vicino al cadavere della vittima è di Sempio ed è "intrisa di sudore e sangue". Per i tecnici della difesa di Stasi si tratta di un contatto palmare intenso "non compatibile con una normale discesa" per le scale, insomma non un'impronta occasionale ma un contatto palmare intenso di chi appoggia tutto il proprio peso sul muro. Un'analisi che sembra coincidere con quelle degli inquirenti ma che va in senso opposto a quelle dei legali della famiglia Poggi e di Sempio. "Abbiamo fatto delle sperimentazioni a livello statistico, quindi non con una impronta ma con più impronte in diverse situazioni, con la mano pulita, più impronte con la mano sudata dei contatti fugaci, più impronte con la mano sudata contatti intensi e poi anche delle impronte più impronte con sudore e sangue di diversa tipologia, quindi con tanto sangue e a scalare sempre con meno sangue...", spiega Giada Bocellari, legale di Stasi insieme ad Antonio De Rensis, intervenuta a Morning News su Canale 5 lunedì 28 luglio. L'avvocato osserva che "queste sono prove sperimentali che tutti possono fare, anche la difesa di Sempio le può replicare perché assolutamente ripetibili, abbiamo realizzato esattamente quello che ha fatto il RIS sull'impronta 33 nel 2007", spiega Bocellari. La criminologa Anna Vagli, anche lei ospite del programma Mediaset, dubita fortemente della solidità di questa consulenza: "A me non convince perché anche laddove si ammette l'attributibilità delle minuzie, quindi dell'impronta Andrea Simpio, dal mio punto di vista non è rispettato il metodo scientifico perché manca il frammento murario e le linee guida internazionali richiedono una base materiale che oggi non c'è. La sudorazione delle mani non è per tutti uguali, quindi al punto di vista fisiologico dipende dallo stato emotivo, da come impatta la mano sulla superficie. Il sangue stesso quando si mescola al sudore non dà un risultato uniforme", afferma. Bocellari ribatte che tutte le perizie del caso Garlasco si sono basate "su prove sperimentali" e pertanto chiede uniformità di giudizio sulla nuova consulenza. In precedenza l'avvocato di Sempio, Massimo Lovati, era stato durissimo parlando di "invenzione". La consulenza della difesa di Stasi "sembra il piccolo alchimista", commenta, "da quel che ho sentito dire hanno preso dei catini di sudore, di sangue, e hanno fatto una simulazione. Ma sono cose che non stanno né in cielo né in terra. Sembrano gli esperimenti chimici che facevamo al massimo in quarto ginnasio", afferma il legale che torna a mettere in discussione l'attribuzione stessa di quell'impronta a Sempio.
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