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Picierno scuote Pd e campo largo: basta manifestare contro ciò su cui noi lavoriamo
Oggi 20-06-25, 10:55
“No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”, è il nome dell'appuntamento di sabato 21 giugno a Roma, a piazzale Ostiense. Si tratta di un corteo che riassume tutte le più recenti fobie del campo largo: il riarmo europeo, Israele, gli Stati Uniti, Gaza e l'Iran come «Paese vittima di un attacco unilaterale». M5S e AVS saranno presenti, a differenza del Partito democratico, con l'ennesima frattura a sinistra. A rimarcare l'atteggiamento da tenere, con tanto di bordati agli alleati della segretaria Elly Schlein, è Pina Picierno, vice presidente del Parlamento europeo ed esponente dem: “Io continuo a chiedere chiarezza. È bene ricordare che il Partito Democratico è impegnato nelle istituzioni per migliorare il piano Von der Leyen, pur avendone evidenziato alcune criticità. La politica estera non può diventare una tela di Penelope. Non si può lavorare al mattino nelle sedi istituzionali e poi, nel pomeriggio, scendere in piazza a contestare ciò su cui si è appena lavorato”. “Il Pd - ha proseguito a Radio24 - ha scelto di non aderire alla manifestazione proprio perché impegnato a incidere concretamente sul piano. Partecipare a una protesta che ne mette in discussione l'impianto stesso sarebbe controproducente e anche sbagliato. Perché altrimenti questa diventa una politica interessata a piegare la realtà ai propri desideri. È chiaro che - sottolinea Picierno - la parola ‘pace' è la prima del nostro vocabolario, ma non possiamo ignorare la complessità del contesto globale. Far finta che la realtà non esista o rifiutarsi di affrontarla non è un atteggiamento compatibile con la responsabilità di chi ha il compito di governare e che, soprattutto, aspira ad essere un'alternativa credibile a questo governo”.
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