s
Pietrangeli–Sinner: la vera storia dietro all'amore e odio che ha diviso l'Italia del tennis
01-12-2025, 17:41
È stato Jannik Sinner cinquanta anni prima di Jannik Sinner. Il tennis italiano piange Nicola Pietrangeli, primo azzurro a vincere un torneo del Grande Slam con il doppio successo al Roland Garros nel 1959 e 1960. Pietrangeli è morto questa mattina all'età di 92 anni. Con l'esplosione di Sinner negli ultimi anni si è parlato a lungo di un dualismo tra i due più grandi campioni italiani di questo sport. E Pietrangeli, che era molto orgoglioso delle sue imprese e aveva sempre la battuta pronta, non ha risparmiato anche qualche stoccata al fuoriclasse altoatesino. La prima “tirata d'orecchie” nei confronti di Sinner arriva nel 2023, quando il tennista di Sesto Pusteria decise di non giocare le fasi iniziali della Coppa Davis a Bologna. “Non capisco quando parla di scelta difficile, deve giocare a tennis, mica fare una guerra”, esclamò Pietrangeli, che proprio in Davis vanta un record ancora oggi imbattuto a livello mondiale con 164 presenze complessive e 120 vittorie. Per la cronaca Sinner trascinò poi l'Italia alla conquista della famosa insalatiera nelle finali di Malaga. Dopo i successi di Sinner agli Australian Open, agli US Open e alle ATP Finals nel 2024, Pietrangeli non ebbe difficoltà a smentire l'invidia. “Io rosicone? Ma se per me è il più grande tennista italiano di sempre”. “Sinner per me è un predestinato, uno che fa tutto meglio degli altri. Diventerà il numero 1 al mondo”, aggiunse nel corso di un evento collaterale alle Finals proprio a Torino, di fatto prevedendo quanto sarebbe accaduto di lì a qualche giorno. Allo stesso tempo, però, Pietrangeli non mancò di ricordare la sua straordinaria carriera. “A Sinner e agli altri ci vogliono tre o quattro vite per battere tutti i miei record. Anche perché ne ho uno che è imbattibile ed è quello legato alle 164 partite disputate in Coppa Davis. Detto questo, per battere tutti i miei record, lui è sulla buona strada, per carità”, disse il campione. E che Pietrangeli avesse una sincera ammirazione nei confronti di Sinner lo dimostrano, infine, le parole dette a LaPresse nel gennaio 2025 prima della seconda finale vinta agli Australian Open. “Per batterlo ci vogliono due Djokovic. Non ha punti deboli, ha la bravura e la fortuna del campione che al momento giusto tira fuori dal cilindro la mossa perfetta”, disse Pietrangeli. L'ammirazione per i campioni di oggi è confermata anche dalle parole della sua ex compagna Licia Colò, che oggi ha detto: “Nicola è sempre stato dalla parte del tennis e aveva una grandissima ammirazione per i tennisti di oggi. Magari faceva delle critiche, ma mai sulla tecnica”. “A volte – ha spiegato – è uscita qualche polemica, ma Nicola ha sempre difeso il tennis italiano. A volte ha fatto dei commenti che potevano turbare qualcuno. Ma io dico: ben vengano le persone che hanno il coraggio di dire quello che pensano”. Pietrangeli, ha ricordato Colò, “è nel Guinness dei primati per il numero di partite di Coppa Davis giocate e quando gli dicevo ‘Prima o poi lo perderai questo record', lui rispondeva ‘Non lo perderò mai'. Non perché fosse presuntuoso: mi spiegava che i tempi sono cambiati, che i giocatori oggi durano meno perché vengono bruciati”.
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Il Tempo
17:17
Ancona: 49enne picchiata a morte trovata esanime sul letto
Il Tempo
17:00
