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Primo suicidio assistito in Toscana dopo la legge. Il governo accelera sul fine vita
Ieri 11-06-25, 12:28
Ore 16:47 del 17 maggio, provincia di Siena. Daniele Pieroni, scrittore, 63 anni, malato di Parkinson dal 2008, attiva con le proprie mani il dispositivo a doppia pompa infusiva. Tre minuti dopo, alle 16:50, smette di respirare. Serenamente, a casa sua, circondato da persone amate e da professionisti rispettosi. È il primo cittadino toscano ad aver potuto accedere alla morte volontaria medicalmente assistita secondo quanto previsto dalla legge regionale "Liberi Subito", approvata nel febbraio 2025, e in attuazione della storica sentenza della Corte costituzionale 242/2019, nota come "Cappato - Antoniani". Un gesto privato e insieme pubblico, che riapre - con forza - il dibattito su una delle questioni più complesse e divisive del nostro tempo: il diritto a morire con dignità. La Toscana è la prima Regione ad aver dato piena attuazione alla sentenza della Consulta, nonostante l'impugnazione della legge da parte del Governo. Ieri la premier Giorgia Meloni ha avuto un vertice di governo con i vicepremier Matteo Salvini e Antono Tajani dal quale è emersa la volontà di accelerare su una legge, nel rispetto dei principi dettati dalla Corte costituzionale. Nei giorni scorsi, durante la riunione dell'esecutivo di Fdi, era stato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a chiedere un approfondimento sulla materia per evitare ulteriori rinvii. Da calendario il dossier approderà nell'Aula del Senato il 17 luglio, ma già martedì prossimo il Comitato ristretto della Commissione potrebbe discutere su una bozza di un testo della maggioranza. I tecnici stanno affinando il testo, ha spiegato il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani, d'accordo sulla necessità di seguire le indicazioni fornite dalla Corte costituzionale. "Arriveremo in Aula a luglio con una proposta comune", ha detto oggi il vicepremier e ministro Matteo Salvini a margine di un evento della Lega in Senato dal titolo 'I contenuti del decreto Sicurezza' ai cronisti che chiedevano un commento sul primo caso di suicidio assistito in Toscana.
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