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Quali conseguenze avrà l'attentato a Kirk? Zagrebelsky: "Età dell'odio"
Oggi 14-09-25, 14:27
La tragedia avvenuta negli Stati Uniti, e le sue ripercussioni nel dibattito politico italiano, ci impongono una riflessione. È davvero necessario questo clima d'odio che, giorno dopo giorno, si alimenta come un fuocherello nel camino, pronto a divampare? È funzionale al progresso della nostra civiltà, o è semplicemente l'unico linguaggio che le parti politiche — e i loro leader — sembrano conoscere per farsi ascoltare? Il presidente emerito della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, ha espresso la sua preoccupazione per questa tendenza sempre più diffusa nella politica globale, trend che l'attentato all'attivista conservatore americano Charlie Kirk non ha fatto che amplificare: "Siamo entrati pienamente nell'età dell'odio, prendiamone atto", ha dichiarato nel corso di In Altre Parole, la trasmissione di Massimo Gramellini in onda su La7. E come dargli torto? Basta osservare le reazioni politiche seguite all'assassinio del fedelissimo di Donald Trump, ucciso dai colpi di pistola del 22enne Tyler Robinson, che ha lasciato incise frasi come "Bella ciao!" e "Hey fascista, beccati questa". Il premier Giorgia Meloni ha denunciato quello che ha definito un doppiopesismo «disumano» con cui, a suo dire, parte della sinistra avrebbe commentato la morte di Kirk, "minimizzando e giustificando" l'accaduto solo per divergenze ideologiche. Le opposizioni, dal canto loro, hanno accusato il governo di strumentalizzare la tragedia per tornaconto politico, contribuendo così ad alimentare quel clima di odio che pubblicamente condanna. Zagrebelsky coglie in questo scambio polemico il riflesso di un fenomeno più ampio: "La politica oggi si fa incitando all'odio, e noi che non amiamo l'odio disponiamo di armi spuntate". Per il costituzionalista si tratta di una precisa strategia di comunicazione finalizzata ad acquisire consenso: "Spesso si sente dire la solita formuletta per cui i politici dovrebbero abbassare i toni. Ma questo auspicio è privo di efficacia, per una ragione molto semplice: aumentando lo scontro tra le parti, nell'epoca dell'odio, si conquistano voti".
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