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Revocati i crediti formativi alla "lezione" di Francesca Albanese. E lei si collega da remoto
02-09-2025, 17:17
Si apre un nuovo capitolo sul caso della “lezione” che Francesca Albanese, Relatrice Speciale Onu per i territori palestinesi, dovrebbe tenere mercoledì prossimo a Roma durante un evento formativo promosso dalla Commissione Diritti Umani del Consiglio Nazionale Forense. Una lezione che ha scatenato polemiche fin da quando Il Tempo ha per primo dato la notizia della partecipazione al convegno della Relatrice Onu - personaggio molto discusso per le sue posizioni su Israele e sulla Palestina - e che oggi continua a fare rumore. A quanto si apprende, Albanese sarebbe rimasta parecchio “sorpresa”, per usare un eufemismo, dalle ultime modifiche apportate dagli organizzatori alla forma originaria dell'evento, inizialmente pensato come “formativo” e dunque rivolto ai professionisti del settore. Da una parte, infatti, sono stati revocati proprio i crediti formativi inizialmente previsti per i partecipanti; dall'altra, è stato cambiato anche il titolo dell'incontro, aggiungendo all'originario “Le violazioni dei diritti umani a Gaza e nei territori occupati” una seconda frase, “Guerra e diritti umani: Gaza, Cisgiordania, Israele”. Si vocifera che Albanese, assai risentita per le novità, a questo punto potrebbe persino decidere di non partecipare. Anche se, al momento, la sua presenza in collegamento web sarebbe stata confermata. Questi cambiamenti, necessitati dallo strascico di polemiche che ha accompagnato l'annuncio della presenza della Relatrice Speciale, sono arrivati dopo altre “correzioni in corsa” che gli organizzatori hanno disposto successivamente alla lettera che l'Unione Associazioni Italia Israele (UAII) ha inviato a Francesco Greco, presidente del Cnf. Missiva nella quale si chiedeva l'inserimento nel panel di un contraddittorio a fare da controcanto all'intervento di Albanese. “L'iniziativa – si legge in un passaggio della missiva - rischia di configurarsi non come occasione di approfondimento tecnico-giuridico”, ma piuttosto come “veicolo di una narrazione unilaterale, in contrasto con i principi di equilibrio e completezza che dovrebbero caratterizzare la funzione del CNF”. “Particolarmente grave - prosegue l'UAII - appare la scelta dei relatori. La dott.ssa Francesca Albanese, relatrice principale, è stata oggetto di contestazioni internazionali da parte di diversi Stati membri dell'ONU (Stati Uniti, Olanda, 2 Regno Unito) per il linguaggio fortemente politicizzato”. La lettera ha dato il là ad una girandola di reazioni e contro reazioni, spingendo infine gli organizzatori ad accogliere le richieste degli scriventi e ad inserire nel panel degli interventi due nuovi relatori, l'avvocato Luigi Florio, aderente all'UAII e David Elber, esperto di storia israeliana, al fine di bilanciare le diverse posizioni in campo. La decisione del Cnf ha provocato diverse proteste, tra cui quella del Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia (CRED) e dell'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI), che hanno criticato la decisione, chiedendo di tornare alla originaria impostazione e appellandosi alla natura formativa dell'evento, diversa da quella di un comune dibattito pubblico con opinioni da bilanciare. “Crediamo che la decisione di modificare il titolo e di prevedere ulteriori interventi, revocando i crediti all'evento, peraltro senza passaggi formali ed interlocuzione rispetto alla decisione definitiva con la Dr.ssa Albanese – scrive l'ASGI in una lettera - rischi di modificare l'assetto originario del convegno e di trasformarlo da evento squisitamente giuridico ad iniziativa oggetto di strumentalizzazione politica”.
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