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Roma, prima batosta: la perla del Cholito Simeone regala i tre punti al Toro nella settimana del Derby
Oggi 14-09-25, 14:45
Shock. Parte così la settimana che porterà la Roma alla sfida contro la Lazio della bestia nera Maurizio Sarri. Basta la perla del “Cholito” Simeone nel secondo tempo al Torino per espugnare il feudo giallorosso e regalare la prima gioia dell'anno proprio all'ex allenatore biancoceleste Marco Baroni. Una gara in cui la Roma non ha mai trovato davvero la quadra, e che lascerà tanti dubbi a Gasperini sulla formazione di domenica prossima. Il tecnico giallorosso stupisce tutti e, in stile Atalanta versione Champions League, toglie il perno centrale – Ferguson - per dare sfogo al tridente fantasia: in nerazzurro erano Pasalic, De Katelaere e Lookman i tre tenori. Nei giallorossi, invece, spazio a El Aynaoui, alla prima da titolare in Serie A, dietro al tandem di argentini dal mancino vellutato composto da Dybala e Soulè. L'allenatore della Roma vuole confondere la rocciosa retroguardia schierata per la prima volta a cinque da mister Baroni non fornendo punti di riferimento. Complice però anche il caldo di metà settembre all'ora di pranzo nella capitale, l'approccio della squadra del Gasp – e in generale delle due avversarie – è piuttosto compassato. D'altronde il Toro non può rischiare di scoprirsi troppo per non incorrere in un'altra batosta come quella di San Siro con l'Inter, è disposto bene tatticamente e per la Roma non è facile procurarsi l'occasione per far male. Soulè e Dybala parlano la stessa lingua anche con i piedi, ma il primo tiro in porta arriva solo alla mezz'ora con un colpo di testa debole di Mancini neutralizzato senza problemi da Israel. I granata concedono volentieri spazi solo sulle fasce vista la statura minuta del reparto offensivo di casa: senza lo scozzese, la Roma fa fatica a rendersi pericolosa, manca presenza in area. Un'altra zuccata inoffensiva sugli sviluppi di calcio piazzato, stavolta di Hermoso, chiude una prima frazione giocata sotto ritmo. Da rilevare spunti più tattici che tecnici. L'allenatore piemontese vede crollare sotto i colpi dell'organizzazione difensiva granata il suo progetto offensivo e tenta di invertire la rotta all'inizio della ripresa: fuori El Aynaoui e Dybala, dentro Baldanzi e Ferguson. Cambia la forma, ma non la sostanza. La Roma resta prevedibile e non scalfisce le sicurezze dell'undici di Baroni che, al contrario, divengono sempre più solide. Al 58' l'incubo giallorosso si materializza: il Toro esce con personalità da un disimpegno difensivo, con Simeone che ubriaca Konè lasciando scorrere il pallone e girando attorno al centrocampista francese. La palla arriva a Ngonge, che la restituisce ancora al limite dell'area al “Cholito”, che a quel punto converge verso il centro e in precario equilibrio scarica un destro a giro sul secondo palo che trafigge la porta di Svilar. Uno dei classici gol “alla Del Piero”, che costringe la Roma a una situazione inedita sotto la gestione Gasperini: gestire un gol di svantaggio. Non solo, pochi istanti dopo il Toro rischia di raddoppiare con il neoentrato Aboukhlal, esterno di indubbio talento, che si arrende solo ai riflessi del solito Svilar. La Roma, e così anche l'Olimpico, sono storditi e non ruggiscono. La chance per riacciuffare il pareggio però arriva: Konè apparecchia per Soulè dalla sua mattonella al limite dell'area, ma la parabola dell'argentino non prende il giro giusto e termina la sua corsa sui Led pubblicitari. I granata difendono con le unghie un risultato che darebbe nuova linfa alla falsa partenza delle prime due giornate, ma ripartono anche con vigore grazie alla furia di Aboukhlal che consente la possibilità del colpo del ko a Vlasic, ma Svilar tiene ancora in vita i suoi. Le più ghiotte opportunità la Roma se le tiene per il gran finale. Negli 8' di recupero concessi dall'arbitro Ayroldi, gli uomini del Gasp prima con il colpo di testa Pisilli e poi con le voleé di Soulè ed El Shaarawy vanno a un passo dall'1-1. Alla fine il guizzo decisivo non arriva, anzi il Toro addirittura chiude in avanti. La Roma deve affrontare la prima sconfitta stagionale, nella settimana che porta al Derby. Non proprio il miglior modo di arrivare all'appuntamento più importante di questo primo scorcio di campionato.
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Corriere dello Sport
