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Sale l'allerta terrorismo in Italia: 29mila obiettivi sensibili. Solo a Roma sono 4mila
Oggi 23-06-25, 09:50
Allerta alta in tutta Italia intorno agli obiettivi sensibili presenti sul territorio nazionale. Dopo l'attacco Usa ai siti nucleari iraniani, il dispositivo di sicurezza é stato portato al livello massimo. Ambasciate, consolati, residenze diplomatiche e sedi rappresentative dei Paesi coinvolti nel conflitto in Medio Oriente, in particolare Israele, Iran e Stati Uniti, sono stati sottoposti a misure straordinarie di controllo e protezione. Ieri mattina, al ministero dell'Interno, si è tenuta una riunione del Casa (Comitato analisi strategica antiterrorismo). Mentre nel pomeriggio, sempre al Viminale, è stato convocato il Cnosp (Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica) presieduto dal ministro Matteo Piantedosi, con la partecipazione dei vertici di intelligence e forze di polizia. All'esito del Comitato nazionale, su impulso del ministro Piantedosi, sono state potenziate le attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna, con particolare attenzione alle misure di contrasto al terrorismo. Massima allerta sugli obiettivi ritenuti sensibili: attualmente, in Italia, sono oltre 29.000 i siti sottoposti a vigilanza, tra cui oltre 10mila infrastrutture critiche. Tra questi, circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani. In particolare, risultano rafforzate le attività di sorveglianza in 250 sedi di enti ebraici e iraniani dislocati nel Paese. Ma è nella Capitale, dove si contano circa 4000 obiettivi sensibili, che l'attenzione è massima. «La nostre intelligence le nostre forze dell'ordine -Carabinieri, Polizia Guardia di finanza e Polizia penitenziaria- sono al lavoro intensamente - ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in collegamento con il Tg5 Mediaset - Non abbiamo segnali di rischi diretti per il nostro Paese perché l'Iran ha sempre visto l'Italia come un Paese non tra i più ostili, seppure da sempre abbiamo condannato la costruzione delle armi atomiche». Ma a destare preoccupazione sono anche possibili manifestazioni estemporanee del mondo antagonista e di frange antisemite e pro Pal che dal 7 ottobre 2023, dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza dopo gli attacchi di Hamas, sono scese più volte in piazza causando anche scontri con le forze dell'ordine. Il rischio di attentati terroristici, poi, é legato alla presenza di soggetti legati ai famosi proxy iraniani (dal Vevak all'Irgc ed Hezbollah) che potrebbero attivarsi in tutta Europa come ritorsione verso gli Usa. Massima allerta anche nelle basi americane presenti sul territorio italiano. Ad Aviano, Sigonella, Napoli e altre sono stati rafforzati i dispositivi sicurezza. Ma le prossime 48/72 ore saranno quelle più a rischio. «L'elemento più critico al momento è rappresentato dalla possibilità che l'Iran, sotto pressione, scelga misure ritorsive ad ampio spettro, incluso il blocco della navigazione nello stretto di Hormuz o attacchi a paesi del Golfo ha detto il generale Luciano Portolano, capo di Stato maggiore della Difesa, intervenendo a 'Speciale in mezz'ora' - Ci attendiamo quindi una fase particolarmente delicata, soprattutto nelle prossime 48-72 ore. Ma siamo pronti a fronteggiarla in cooperazione e in stretto coordinamento con tutti i partner internazionali».
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