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San Felice Circeo. torna la freepress oscarwine
Ieri 23-07-25, 17:35
Torna la freepress oscarwine e la nuova uscita sarà in occasione del secondo appuntamento con A Better Tomorrow, ciclo di talk organizzati a San Felice Circeo dall'agenzia di comunicazione Cenacoli in collaborazione con BAT Italia, in programma fino al 4 agosto a Vigna la Corte. La scelta non è a caso perché i temi del giornale e dell'evento, coincideranno. ‘Trump vs Europa: dazi nostri.' A confrontarsi su questo argomento saranno il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, l'europarlamentare Salvatore De Meo – presidente della Delegazione Ue per i rapporti con la Nato – l'autore satirico Federico Palmaroli, in arte Osho, e Livio Buffo, Ceo di Cenacoli e fondatore di oscarwine. “Le ricadute dei dazi potrebbero essere pesantissime e, in non troppo tempo, colpire anche comunità locali come quella del Circeo – spiega Livio Buffo – CEO di Cenacoli e fondatore di oscarwine – Il braccio di ferro con gli Stati Uniti potrebbe essere un bene se finalmente l'Europa dei Comuni diventasse una vera unione e se ci fosse una reazione: una dimostrazione di forza come quella canadese sarebbe la prova che il vecchio continente non è lo zerbino di nessuno ma non mi aspetto tanto". Il riferimento è il boicottaggio canadese ai prodotti statunitensi, su tutti gli alcolici, e la scelta dei nordamericani di evitare viaggi negli Stati Uniti, dando un colpo al turismo stelle e strisce. “Secondo un sondaggio della Bank of Canada – ricorda Buffo – il 63% dei canadesi avrebbe ridotto gli acquisti di beni provenienti dai loro vicini. In Europa ancora si discute, si aspetta di vedere la prossima mossa di Trump. Intanto, questa situazione vede in crisi i prodotti italiani oltreoceano e si parla di una possibile crescita dei beni targati italian sounding, e dunque riduzione del fatturato delle nostre aziende, in seguito alla scomparsa o riduzione dei nostri prodotti dagli scaffali americani". Un altro tema lega il nuovo numero di oscarwine a San Felice: il mistero del Moscato del Circeo. “Da alcuni anni – racconta il fondatore di oscarwine – stiamo eseguendo delle ricerche sul territorio alla caccia di un vitigno locale che non sarebbe stato ancora registrato. Una volta, l'intera area era dedicata all'agricoltura e il lungomare e la zona di Mezzomonte erano piene di viti. Con il passaggio da un'economia contadina a una turistica/balneare, le vigne sono scompare quasi tutte ma sembrerebbe che nell'entroterra si trovino ancora delle vecchie viti e che il moscato in questione non sia uguale a quello di Terracina. Lo scopriremo presto con un po' di fortuna.”
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