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Sanità, Uap: "Condannati a morire", gli effetti negativi del nuovo decreto tariffe
22-01-2025, 19:10
Roma, 22 gennaio 2025 - Oggi, presso la Club House di Piazza Montecitorio, si è tenuta una conferenza stampa organizzata dall'Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (UAP) per discutere le gravi problematiche derivanti dall'applicazione del nuovo nomenclatore tariffario. Quest'ultimo rappresenta l'elenco delle prestazioni sanitarie essenziali correlate ai LEA e i relativi rimborsi economici per tutte le strutture sanitarie italiane, pubbliche e private accreditate, che erogano servizio pubblico. L'evento, moderato dal Dott. Alessandro Cecchi Paone, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo politico, sanitario e dello spettacolo. Obiettivi della Conferenza L'obiettivo principale della conferenza è stato quello di informare i cittadini italiani sulle conseguenze negative del nuovo decreto tariffe, entrato in vigore il 30 dicembre scorso, che rende impossibile l'erogazione dei servizi essenziali e l'abbattimento delle liste di attesa. Lo slogan dell'evento, "Condannati a morire", riflette la gravità della situazione e l'urgenza di trovare soluzioni. Sintesi delle più importanti dichiarazioni • Mariastella Giorlandino, Presidente UAP: "La mancanza di dialogo con gli operatori del settore ha generato un blocco prescrittivo dei medici di famiglia e la paralisi del sistema informatico delle prestazioni. Chiediamo trasparenza, legalità e verità per la tutela della categoria pubblica e privata. La tutela delle strutture sanitarie rappresenta la tutela della salute dei cittadini italiani e del settore imprenditoriale sanitario made in Italy. Ci aspettiamo il buon senso da parte del Governo e del Ministro della Salute Schillaci per rivedere le tariffe. Noi non siamo contro il Governo ma si devono correggere gli errori che danneggiano la sanità privata accreditata ma anche il SSN, che in alcune regioni andrà ancora più in rosso. Non escludiamo uno sciopero dei privati accreditati, poiché vogliamo erogare una sanità sana e con rimborsi di pochi euro per esami e visite questo non è possibile”. • Dott. Alessandro Cecchi Paone, Moderatore: "È fondamentale che i cittadini siano informati delle problematiche che possono emergere sia per gli ospedali pubblici che per quelli privati a causa del nuovo nomenclatore tariffario". • Mons. Vincenzo Paglia: "La salute è un diritto fondamentale e non possiamo permettere che venga compromesso". • Maria Grazia Cucinotta: "Sono qui per difendere la salute delle persone fragili e per sostenere la causa dell'UAP. Va garantita la possibilità di fare prevenzione e di accessibilità alle cure per tutti i cittadini, in particolare per quelli fragili". • On. Davide Faraone: "È necessario un intervento immediato per garantire l'accesso ai servizi sanitari essenziali per tutti i cittadini. La sanità privata accreditata eroga un servizio pubblico e deve essere tutelata: tutelare la sanità privata accreditata significa, infatti, tutelare la salute dei cittadini, garantendo sia qualità e sia equità del servizio". • Il Sen. Maurizio Gasparri ha nuovamente manifestato la sua vicinanza alla UAP dichiarando di comprendere le preoccupazioni riguardo al nuovo nomenclatore tariffario, e sottolineando che, effettivamente, nonostante l'aumento dei fondi destinati al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), le prestazioni offerte ai cittadini spesso risultano deludenti. • Dott. Filippo Anelli, Presidente Ordine Nazionale dei Medici: "La sospensiva del nomenclatore avrebbe garantito i tempi necessari per organizzare il servizio ed evitare il caos". • Dott. Antonio Magi, Presidente Ordine dei Medici del Lazio: "La mancanza di dialogo con gli operatori del settore ha generato l'impossibilità ad operare soprattutto nelle regioni del Sud". • Sen. Domenico Gramazio: "La politica deve ascoltare le esigenze dei cittadini e degli operatori sanitari per garantire un sistema sanitario efficiente" • On. Lorenzo Cesa: "La trasparenza e la legalità sono fondamentali per la tutela della categoria pubblica e privata" • On. Marco Lacarra: "È necessario un confronto costruttivo per trovare soluzioni condivise e sostenibili". • Dott. Paolo Poletti: "La sospensiva del nomenclatore, richiesta, e inizialmente ottenuta, dalla UAP al TAR del Lazio. avrebbe evitato i disagi e i disservizi causati ai cittadini” • Dott.ssa Elisabetta Argenziano, Presidente FederBiologi: "La tutela della salute deve essere una priorità per tutti noi. I nuovi rimborsi per i LEA sono un'elemosina per i professionisti sanitari. Si è scelto, solo per fare un esempio, di tagliare i rimborsi nell'ambito dello screening prenatale di base. I nuovi rimborsi non consentono retribuzioni dignitose ai professionisti sanitari e non consentono l'erogazione del servizio al cittadino da parte delle strutture sanitarie." • Dott.ssa Elisa Interlandi, Vice Presidente UAP: "I dati oggettivi mostrano che i rimborsi per i LEA sono stati tagliati anche del 70%. Tuttavia, regioni non sottoposte a piano di rientro, come la Lombardia, hanno scelto di compensare le cifre del nuovo nomenclatore tariffario, anche rialzandole rispetto al precedente".
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