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Sicurezza, Meloni: "Investimenti smentiscono la sinistra"
Ieri 06-11-25, 20:51
Scoppia la polemica sulla sicurezza. "Leggo che alcuni esponenti della sinistra sostengono che questo Governo 'non avrebbe investito nulla sulla sicurezza'. Una tesi comoda, ma smentita dai numeri", sottolinea sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Che snocciola una serie di dati dalle assunzioni ("negli ultimi tre anni circa 37.400 agenti nelle Forze di Polizia e prevediamo, da qui al 2027, altre 31.500") alla lotta alla mafia ("108 latitanti catturati, 278 maxi-operazioni, migliaia di arresti, 6,5 miliardi di euro il valore dei beni sottratti alla criminalità e oltre 18 mila i beni confiscati restituiti alla collettività"), oltre a ricordare i provvedimenti adottati negli anni di governo, come "il decreto Sicurezza" e l'introduzione di "pene più severe per chi minaccia e aggredisce i nostri uomini e donne in divisa". La premier poi sbotta: "Non ignoriamo la realtà e sappiamo bene che esistono criticità e fatti gravi che preoccupano i cittadini. Stiamo ponendo rimedio a decenni di lassismo e sottovalutazione. Ed è proprio per questo che non intendiamo arretrare di un millimetro e puntiamo a fare sempre di più". "Continueremo a rafforzare, migliorare e intervenire. Perché la sicurezza degli italiani - assicura - è una responsabilità quotidiana e un impegno che intendiamo onorare fino in fondo". Ma le opposizioni non ci stanno e vanno all'attacco. "Ho visto che Giorgia Meloni si è offesa, ma non si deve offendere perché quando parliamo" di sicurezza "lo facciamo su dati ufficiali, che sono pubblicati sul sito del Viminale", osserva il presidente del M5S, Giuseppe Conte. "Il sito del ministero dell'Interno - aggiunge - dice che dall'anno scorso c'è una carenza organica di 11mila forze di polizia. Non è colpa nostra se i dati ci dicono che aumentano scippi, rapine e borseggi nelle strade italiane, non è colpa nostra se i sindacati di polizia si sono lamentati per la manovra. Sono dati ufficiali, non può dolersene con noi". E il dem Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del partito guidato da Elly Schlein, commenta: "Siamo stupiti dall'uscita della presidente Meloni sulle Forze dell'Ordine. Accusa l'opposizione di lesa maestà per aver detto la verità: questo Governo usa il tema della sicurezza ma non fa nulla per chi la garantisce davvero. Meloni si vanta di 37.000 assunzioni, ma si tratta solo di sostituzioni ordinarie, non di nuovi organici. La Polizia di Stato continua a perdere effettivi: nel 2024 gli agenti sono 97.931, ben 11.340 in meno rispetto alla dotazione organica prevista dalla legge. Diminuiti ulteriormente dal 2023. Dati ufficiali, non del Pd: sono scritti nero su bianco nel 'Documento di pianificazione strategica del Personale della Polizia di Stato'. Se li faccia mandare dal Viminale invece che sparare numeri a caso". Fra gli altri, anche Davide Faraone, vicepresidente di Italia viva, critica l'intervento della premier: "Giorgia Meloni sulla sicurezza si produce in una spettacolare arrampicata sugli specchi, prendendosela con 'gli esponenti della sinistra'. Peccato che a dire che i reati in Italia sono aumentati non sia l'opposizione ma il Viminale, il ministero guidato da Piantedosi".
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