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Sinistra in piazza a spese nostre, pagato pure il treno: bufera su Gualtieri
19-03-2025, 09:09
Biglietti del treno e alloggio pagato per gli «ospiti» della manifestazione «Una piazza per l'Europa» che sabato si è svolta a Roma a spese, a quanto pare, dei cittadini romani. Tra i costi sostenuti dal Comune per la kermesse ispirata dal giornalista di Repubblica, Michele Serra, ci sono anche quelli per gli impianti audio e video, il servizio di facchinaggio e gli allestimenti in piazza del Popolo, nonché per la fornitura della luce e di «leynard», che dovrebbero essere i cordini porta badge. Tutto tramite la società municipalizzata Zètema, nata per «valorizzare i beni artistici e culturali» della Città eterna. L'ultimo affidamento è di ieri e riguarda proprio «servizi di agenzia per acquisto biglietti del treno e alloggio ospiti in occasione della manifestazione Una Piazza per l'Europa». Costo per le casse capitoline: 1.822,37 euro. Da capire chi siano i fortunati «ospiti» che hanno potuto godere di alloggio e treno pagato dal Comune. Forse i sindaci che hanno partecipato alla manifestazione pro Europa - diventata in corsa «pro sinistra», con tanto di Bella Ciao intonata in piazza - e dietro i quali ora si nasconde il Pd, il partito del sindaco romano Roberto Gualtieri, dopo la bufera scatenata dalla notizia che è stato il Comune a sostenere le spese dell'evento. Quella di sabato per la capogruppo dem Valeria Baglio è stata «una manifestazione a sostegno dell'Europa unita e solidale, alla quale hanno giustamente aderito anche sindaci di tutti gli orientamenti politici». In effetti tra i firmatari dell'appello di Michele Serra ci sono anche Daniele Silvetti, sindaco di Ancona, Roberto Lagalla, di Palermo, e Luigi Brugnaro, primo cittadino di Venezia. Nessuno dei tre però sabato era a Roma e Brugnaro, sentito da Il Tempo, ha spiegato che non si aspettava il tipo di manifestazione andato in scena in piazza del Popolo. «L'Europa - ha detto - va riformata in tempi brevissimi. Bisognerà dire grazie al presidente Donald Trump, che sta costringendo anche la sinistra europea ad agire. Per questo ho aderito all'appello di Michele Serra, poi, come spesso accade a sinistra, mescolano tutto e purtroppo non c'erano solo le bandiere dell'Europa». Ma se viene meno la terzietà dell'evento, resta difficile giustificare l'esborso di centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici. I consiglieri della Lega Fabrizio Santori e Maurizio Politi, che hanno sollevato il caso, hanno quantificato una spesa di 270 mila euro considerando le voci a carico dell'organizzatore, ovvero Roma Capitale. E non ci arrivano lontano gli affidamenti fatti solo da Zètema in appena cinque giorni. Il Tempo ha ricostruito somme aggiudicate per 238.277,37 euro. «Faremo un esposto non solo in procura ma anche alla Corte dei conti - annuncia la Lega - Non tutti i cittadini devono pagare le iniziative di Repubblica». La difesa d'ufficio è affidata ai consiglieri di maggioranza e si spende anche la presidente dell'Aula, Svetlana Celli, secondo la quale il Comune avrebbe solo «messo a disposizione il palco e applicato il Piano safety definito con la Questura». Chissà se ci rientrano anche alberghi e biglietti del treno. Intanto Gualtieri si tiene lontano, lontanissimo dalle polemiche e parla d'altro. Prima un video social con il vigile urbano rimasto ferito in servizio, poi un comunicato con i complimenti ai carabinieri per un'operazione anti droga a Tor Bella Monaca. Su piazza del Popolo è meglio far calare il sipario. Almeno fino alla commissione Trasparenza di venerdì, convocata da Federico Rocca di Fratelli d'Italia, mentre il Movimento 5 Stelle annuncia un'interrogazione e Forza Italia invita il sindaco a «chiedere scusa ai romani».
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