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Solidarietà di Capezzone a Cerno: in Ue informazione con "lenti" di sinistra
Oggi 14-05-25, 13:56
"Mi spiace molto, grande solidarietà a Tommaso". A dirlo è il direttore editoriale del quotidiano Libero Daniele Capezzone, che commenta così la mancata partecipazione del direttore de Il Tempo Tommaso Cerno oggi a Bruxelles alla seduta del gruppo di monitoraggio interno alla commissione Libe (libertà civili, giustizia e affari interni) sul tema dello stato di diritto e libertà di stampa in Italia, dove era stato candidato a parlare dal gruppo di Fratelli d'Italia. "Ma la cosa non mi sorprende, purtroppo - sottolinea Capezzone - Ogni volta che in sede europea si parla di libertà di informazione, lo si fa sempre indossando lenti di sinistra. Altro non è gradito, altri punti di vista non sono contemplati". La vicenda ha sollevato polemiche, tanto che oggi alle 16,30 è stata convocata una conferenza stampa a Bruxelles al termine dell'incontro della Libe. L'incontro è fissato alle ore 16,30 nella sala Anna Politkovskaya del Parlamento europeo. Intervengono: Nicola Procaccini co-presidente gruppo Ecr; Alessandro Ciriani europarlamentare FdI e vice coordinatore per Ecr in commissione Libe; Tommaso Cerno direttore del quotidiano Il Tempo; Manuela Biancospino tra le fondatrici dell'associazione Giornaliste Italiane e collegato da remoto Jacopo Coghe dell'associazione Pro Vita & Famiglia. "L'esclusione di Tommaso Cerno, direttore del Tempo, Paola Ferazzoli presidente di Giornaliste italiane e di Jacopo Coghe di Provita, a cui rivolgo la mia totale solidarietà, da una seduta sulla libertà di stampa alla commissione Libe dell'Europarlamento, non solo è paradossale ma ci porta indietro in un tempo oscurantista in cui si escludevano chi non era in linea con le idee del momento", dichiara il deputato di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese, capogruppo in Commissione Cultura. "La libertà di stampa va difesa ascoltando tutti e sembra strano che si parli così tanto di democrazia e poi si censuri chi da sempre ha lavorato per tutelare i diritti civili e la libertà. E' imbarazzante la scelta, potranno accedere Ranucci e Lgbtqa+, secondo quale criterio? La selezione è avvenuta seguendo l'allineamento politico? Un bavaglio inaccettabile, frutto della dittatura del wokismo e del politicamente corretto che in questi anni ha duramente condizionato le Istituzioni europee e contro le quali intendiamo portare avanti una battaglia ferma e decisa. Su questo non faremo sconti", si legge nella nota.
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