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"Stasi? Molte cose non tornano". Garlasco, l'avvocato di Sempio spiazza tutti
Oggi 24-04-25, 18:45
Nel corso di Ore 14 su Rai 2 si torna a parlare delle nuove indagini sul delitto di Chiara Pggi a Garlasco, nel 2007, per il quale è stato condannato in via definitiva il fidanzato Alberto Stasi. Ma ora c'è un nuovo indagato, Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, per omicidio in concorso con altri. Angela Taccia, avvocata di Sempio, nella puntata di giovedì 24 aprile intervistata da Milo Infante ha parlato dell'amicizia con il suo attuale assistito, spiegando che né lui ne gli altri ragazzi della comitiva, che all'epoca avevano tutti circa 17 anni, conoscesse Chiara Poggi se non di vista, Non solo. Ha detto di non aver conoscenza di un interesse nei confronti di CHiara da parte dei ragazzi del gruppo, vista la grande differenza di età. Taccia descrive Sempio come "un ragazzo molto tranquillo, molto razionale", da ragazzi "aveva tanti amici ma non erano dei festaioli". Con Chiara "non aveva dei veri e propri contatti, lui la conosceva come la conoscevo io e come la conoscevano gli altri ragazzi, a parte uno del nostro gruppo che era più vicino ancora a Marco (il fratello della vittima, ndr), come la sorella maggiore del proprio amico" Si parla ancora delle telefonate di Sempio a casa Poggi in quei giorni di agosto nonostante sapesse che il suo amico fosse in vacanza. "È giù tutto chiarito e analizzato, aveva chiamato solo per sentire se Marco era tornato o no, e ha messo giù". in un'altra chiamata ha parlato con Chiara che, presumibilmente, gli ha detto che il fratello sarebbe tornato il giovedì successivo: "Saputa la data di rientro Andrea Sempio non chiama più a casa, non chiama più Marco", ribadisce l'avvocato. Il discorso verte poi sui ragionamenti sulla condanna di Stasi e su chi potrebbe essere coinvolto nell'omicidio. "Chi dovrebbe essere attenzionato, come si dice in termini tecnici?", chiede il conduttore. "Mi avvalgo della facoltà di non rispondere", è la risposta di Taccia che spiega: "Io mi occupo del mio assistito e so che lui non c'entra niente. Però appunto, ben vengano questi accertamenti, si escluderà una volta per tutte la sua totale estraneità a questa terribile vicenda". "Se lei non fa il nome della persona o delle persone che può in qualche modo sospettare, vuol dire che lei non crede che Stasi abbia ucciso Chiara o lo abbia ucciso da solo", afferma Infante. Per sua sorpresa, l'avvocato spiega di "non avere nulla contro Stasi" e che "giuridicamente io penso, ma è una mia opinione questa, che tante cose non tornino effettivamente nella condanna di Alberto Stasi". Viene chiamata a intervenire la criminologa Roberta Bruzzone che osserva: "Questa è una situazione che nel nostro panorama nazionale credo sia un unicum. Che un soggetto torni per la terza volta sotto inchiesta per i medesimi fatti, per cui è già stato scagionato in indagine preliminare altre due volte, devo dire che è un aspetto che sorprende e forse anche preoccupa, perché noi comunque abbiamo un soggetto in carcere con una sentenza che i giudici hanno confermato al di là di ogni ragionevole dubbio". Detto questo, "vedremo come evolverà" la situazione. La criminologa afferma di condividere "pienamente l'approccio dell'avvocato, lei ha chiaramente a cuore la posizione del suo assistito, che parrebbe essere anche molto tranquillo" anche se "c'è un clima mediatico nei suoi confronti tutt'altro che favorevole, e ci sono molteplici letture che possono essere offerte. Indubbiamente forse tra le persone che c'erano ad attenzionare, prima di Sempio ci avrei messo qualcun altro", osserva ancora Bruzzone.
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