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Su Deliveroo oltre il 10% dei ristoranti è un virtual brand
Oggi 19-08-25, 15:50
Nessun tavolo, nessun cameriere, nessun ristorante fisico: eppure, i piatti arrivano puntuali e impeccabili a casa. Continua la trasformazione digitale del settore della ristorazione su Deliveroo, dove oltre il 10% dei ristoranti partner è rappresentato da virtual brand: si tratta di circa 3.000 insegne presenti in piattaforma su oltre 25.000 partner attivi; uno strumento che permette ai ristoratori partner di affiancare alla loro offerta, fisica e tradizionale, un ristorante virtuale presente e disponibile solo su Deliveroo. In quasi dieci anni dall'avvio delle operazioni in Italia, la piattaforma ha accompagnato l'ascesa dei virtual brand promuovendo una soluzione che aumenta l'efficienza, favorisce una crescita rapida e intercetta le nuove abitudini di consumo, sempre più orientate verso varietà e personalizzazione. Ma c'è di più: i virtual brand sono anche uno strumento strategico per i ristoratori, che possono affiancare alla propria offerta tradizionale un nuovo menù, una nuova tipologia di cucina o un'offerta ritagliata su misura della domanda locale, utilizzando la stessa cucina del ristorante principale. Un modo intelligente e flessibile per ampliare il business, andando incontro alla domanda dei clienti e per valorizzare la propria struttura. “Il modello dei virtual brand è una risposta concreta alle esigenze dei consumatori: pratico, flessibile e in continua evoluzione – spiegano da Deliveroo, Ing. Andrea Zocchi, General Manager di Deliveroo Italia – Siamo orgogliosi di accompagnare questa trasformazione, offrendo ai ristoratori una nuova opportunità di crescita e ai clienti un'esperienza gastronomica sempre più variegata e dinamica”. Oltre 250 città italiane ospitano almeno un virtual brand attivo su Deliveroo: da Milano a Torino, da Bologna a Firenze, passando per realtà più piccole come Isernia, Ferrara o Vibo Valentia, il fenomeno si è ormai consolidato lungo tutta la Penisola. Le cucine più gettonate? Poke, dessert, burger, cucina italiana, pizza e sandwich. Tra i protagonisti della rivoluzione, anche realtà già consolidate dell'alta cucina. È il caso di WABY, ristorante giapponese guidato da Matteo Zhu, presente nella guida Michelin e con sede a Milano che ha scelto un menù dedicato per i clienti Deliveroo presentandosi attraverso il brand virtuale BYWA: “La nostra cucina punta sulla qualità dei prodotti e sulla ricercatezza. Siamo fieri di essere sulla guida Michelin e vogliamo che i nostri piatti arrivino a tutti attraverso Deliveroo. Il modello di business dei virtual brand ci ha permesso di concretizzare questo desiderio, perchè è un'idea semplice e che funziona, perché unisce qualità e sostenibilità economica”. Quello dei virtual brand non è solo un trend tecnologico, ma un cambio strutturale nel modo di fare ristorazione. E Deliveroo, ancora una volta, è in prima fila nel guidare il cambiamento.
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