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Svolta sulla guerra: gli Usa dicono no alla definizione di “aggressore” per la Russia
20-02-2025, 16:59
Da quando è iniziata, tre anni fa, l'invasione dell'Ucraina è sempre stata definita «aggressione russa» nei comunicati del G7. Non più, almeno nelle intenzioni dell'amministrazione Trump. A quanto rivela il Financial Times, gli Stati Uniti si sono opposti a inserire l'espressione nel comunicato che i 7 Grandi dirameranno il 24 febbraio, terzo anniversario dell'inizio della guerra tra Russia e Ucraina. Lunedì, i leader del G7 si riuniranno virtualmente. E ancora non è chiaro se ci sarà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che era stato invitato alle ultime riunioni, compresa quella sotto presidenza italiana lo scorso giugno. Secondo fonti citate dal Ft, l'amministrazione Trump vuole ammorbidire il linguaggio del comunicato in linea con le ultime dichiarazioni pubbliche, compresa quella del Segretario di Stato Marc Rubio che a Riad ha parlato «conflitto ucraino». Su questo però Washington potrebbe restare isolata. «Siamo fermi sul punto che debba esservi una distinzione tra Russia e Ucraina, non sono la stessa cosa», ha spiegato una fonte, «gli Americani stanno bloccando questa formulazione, ma stiamo ancora lavorando e speriamo in un'intesa». Il tutto si inserisce in un contesto sempre più di crisi tra Kiev e Washington. «C'è un sentimento di grande frustrazione presso l'Amministrazione Trump per posizione espressa dal presidente ucraino Volodymr Zelensky rispetto alla proposta formulata dal presidente americano», quanto ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump, Michael Waltz, in un'intervista con Fox News. «Il vicepresidente Vance era molto frustrato nel lasciare la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, anche il nostro Segretario del Tesoro, che si è recato fino a Kiev, è frustrato, oltre ovviamente al presidente, che ha reso nota la sua frustrazione», ha continuato Waltz. Alla domanda se Trump e Zelensky potessero riconciliarsi, Waltz ha risposto subito: «Oh, credo di sì», aggiungendo che Trump è stato chiaro su «quanto ama il popolo ucraino».
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